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Martedì, 30 Aprile 2024
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Villa Torlonia, riapre il bunker di Mussolini: riprodotte le incursioni aeree a 6 metri di profondità

Dopo tre anni tornano visitabili il rifugio antiaereo e il bunker di Mussolini a Villa Torlonia, con un nuovo allestimento multimediale che rievoca il dramma dei bombardamenti a Roma

Dalle sale luminose del Casino nobile di Villa Torlonia, si scende a sei metri di profondità, in un’atmosfera buia in cui viene riprodotta un’incursione aerea, con sirene e vibrazioni del terreno. Dal 5 aprile il rifugio antiaereo e il bunker di Mussolini a Villa Torlonia tornano visitabili dopo tre anni. La struttura sotterranea, realizzata negli anni della seconda guerra mondiale, era stata chiusa nel marzo del 2021, per eseguire lavori di messa in sicurezza. 

Il nuovo allestimento 

Scendendo le scale del Casino Nobile, si arriva nel rifugio antiaereo. In cui è stato realizzato un nuovo allestimento multimediale. La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Mentre nelle sale successive si rievocano i bombardamenti a Roma, in particolare nel quartiere San Lorenzo. “È stato riprodotto il punto di vista dell’aviatore, che bombarda senza curarsi di cosa ci sia sotto, ma anche quello dei civili, che guardano attoniti le rovine – spiega Federica Pirani, curatrice del progetto insieme a Annapaola Agati -. Abbiamo utilizzato filmati che provengono dall’Istituto Luce e dagli archivi della Sovrintendenza. I veri protagonisti di questo spazio sono i muri, da cui escono video e immagini della nostra storia recente”. Superate le sale, ci si trova davanti a una scala, che porta al bunker vero e proprio, a sei metri di profondità: “Qui non abbiamo voluto aggiungere nulla, preservando la struttura cilindrica dell’edificio – sottolinea Pirani -. Abbiamo inserito solo un’installazione sonora che riproduce un’incursione aerea con suoni di sirene e vibrazioni del terreno, per cercare di trasmettere ai visitatori cosa voleva dire vivere un bombardamento”. 

Riaprono il bunker e il rifugio antiaereo di Villa Torlonia

Le parole del sindaco Gualtieri

Il sindaco Roberto Gualtieri ha visitato il bunker insieme a Pirani e al sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. “Questo allestimento rappresenta un punto di osservazione e riflessione – spiega – su quelle pagine drammatiche della nostra storia, con l’entrata in guerra dell’Italia per volere del governo fascista. Un’occasione per riflettere sui bombardamenti a Roma e sulla vita di chi ha abitato nel bunker. Mi piace anche ricordare che, a pochi metri da qui, quasi come contrappasso della memoria, nascerà il museo della Shoah, a perenne ricordo del crimine più grande che il regime fascista perpetrò insieme ai nazisti”. 

La storia del bunker di Villa Torlonia

“Per il regime la difesa del duce era una priorità, quindi già dagli anni Quaranta si usavano le cantine di Villa Torlonia – spiega Pirani -. Ma poi, visto che erano lontane dal Casino nobile, si decise di usare il piano sotterraneo. Ma ancora non bastava, così nel 1942 fu costruito, tramite i vigili del fuoco e con una architettura estremamente all'avanguardia”. Il rifugio antiaereo fu realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo e utilizzato nel 1942 e 1943. I locali, rinforzati con uno spessore di 120 centimetri di cemento armato, erano dotati di porte antigas e di un sistema di depurazione e ricambio dell’aria. La struttura blindata del bunker, invece, la cui costruzione iniziò nel dicembre 1942 e rimase incompiuta dopo la destituzione e l’arresto di Mussolini del 25 luglio 1943, è situata sotto il piazzale antistante il Casino nobile, a una profondità di 6 metri. Ha una planimetria a forma di croce con gallerie di 15 metri di lunghezza a sezione circolare con diametro di 2.50 metri, protette da una muratura in cemento armato spessa 4 metri. Al momento dell’interruzione dei lavori di costruzione, mancavano ancora le porte a tenuta stagna, le macchine per l’areazione forzata, i bagni. “Il bunker rimase comunque a disposizione delle maestranze della villa e degli abitanti del quartiere" ricorda Pirani.

Come visitare il bunker

Il rifugio e il bunker saranno aperti con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno). Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 060608.  

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