Buccia, "Ciò che resta": la nuova personale dell'artista Sara Zanin
La banana, da sempre usata come metafora sessuale dell'organo maschile, è la mera esaltazione dell'esplicito che toglie il desiderio dell'altro e lascia il posto al comfort dell'uguale, sacrificando la ricerca della relazione e l'alterità come essenza dell'individuo.
Ciò che resta di una banana non è solo uno "scarto", un rifiuto nato da una performance consumata e subito dimenticata, la buccia è l'eros, raffigurazione usata dalla Zanin che trasforma la visione della banana da "allusione di, a "allusione a" attraverso l'assenza del frutto.
‹‹La sua raffigurazione - commenta la Zanin - nutre l'immaginazione, ormai dimenticata, che è l'unica strada che ci conduce all'erotismo come espressione del corpo, esaltazione del desiderio, fonte di tormento e di passione generata dalla fantasia che si nutre di ciò che "non è ancora". La buccia è ciò che accoglieva, ma distesa, aperta e sdraiata in un angolo di strada, rappresenta i tratti di un amore vivo scevro dall'atrofizzazione del consumo, della performance e della fruizione tecnologica del piacere fine a se stesso››.
Attraverso la pittura ad olio e la grafica d'arte, Sara Zanin dettaglia un'analisi per lei necessaria e sempre basata sul rapporto tra Vita e Arte. L'artista veneta indaga l'essere umano nell'unica cosa ancora salva dalla tecnologia: l'erotica. Ovvero la riappropriazione della parte istintiva che ci fa sentire vivi anche solo immaginando ciò che non è esplicito nell'epoca narcisistica dove tutto è performance di se stessi.
Così, Buccia diviene un messaggio di riscatto dell'erotismo in una contemporaneità costantemente più superficiale, materialista, lontana dalla Bellezza come forma e contenuto. Attraverso l’arte arriva la spinta di andare oltre il "qui ed ora", di accettare l'erotismo per come viene percepito e di farne un ponte che ci collega all’individuo, alla sua vita e alla sua unicità.
La mostra è ospitata dal Blue Velvet Lounge Art Gallery, locale che nasce il 25 gennaio del 2020 nel quartiere Garbatella per mano di Stefano e Daniele Bartolucci, nell'intento di unire arte e beverage.
La mostra aperta fino al 1 giugno 2021, si svolgerà secondo le vigenti normative Covid-19, e pertanto sarà possibile visitare l'area riservata alle opere ad un massimo di due persone per volta. L'incontro con l'artista è possibile previo appuntamento da richiedere sul profilo instagram @sararossazanin.