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Cronaca

I dipendenti infedeli delle Poste che rubano i risparmi delle polizze assicurative

Trentanove le persone indagate, sei quelle arrestate. A capo dell'organizzazione un pregiudicato

Rubavano i soldi delle polizze assicurative di ignari clienti delle Poste. Una vera e propria organizzazione criminale. All'interno anche quattro dipendenti infedeli di Poste Italiane. Trentanove le persone indagate, sei quelle arrestate al termine dell'operazione Insider. La banda operava principalmente nel Lazio e in Campania per aggredire le polizze assicurative del ramo vita di Poste Italiane, ottenendo la riscossione fraudolenta al posto dei legittimi titolari.

Operazione Insider 

L'operazione, chiamata 'Insider' arriva a conclusione di una complessa e articolata indagine, condotta dalla polizia postale, e trae origine da alcune denunce sporte da ignari titolari di polizze del ramo vita di Poste Italiane S.p.A. Dalle indagini è emersa l'avvenuta riscossione fraudolenta di polizze per un totale di 1,5 milioni di euro, mentre la collaborazione con l'ufficio prevenzioni frodi (Fraud Management) di Poste Italiane ha permesso di sventare numerosi tentativi di riscossione fraudolenta per un importo di 3,5 milioni di euro, che l'organizzazione criminale stava pianificando e attuando.

Il capo e i dipendenti infedeli

A capo dell'organizzazione criminale c'era un pregiudicato napoletano che supervisionava tutto, dall'aggressione iniziale dei titoli assicurativi di PosteVita al riciclaggio dei proventi illeciti. Secondo quanto emerso dalle indagini sono stati coinvolti anche quattro "dipendenti infedeli di Poste Italiane", che, accedendo abusivamente agli archivi aziendali, "fornivano informazioni sui clienti intestatari delle polizze, sulle somme sulle stesse giacenti nonché sulle modalità più idonee per riscuoterle in danno degli ignari correntisti".

Perquisizioni nel Lazio e in Campania 

L'operazione ha visto il coinvolgimento dei centri operativi per la sicurezza cibernetica di Roma, Bologna, Napoli, Reggio di Calabria e Torino, coordinati dal servizio polizia postale e delle comunicazioni, che hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. Contestualmente sono state eseguite 15 perquisizioni e denunciati in stato di libertà altri 39 partecipanti all'organizzazione criminale, di fatto smantellandola, nonché mettendo in sicurezza circa 3,5 milioni di euro dei risparmiatori.

Sei arresti e 39 indagati 

Sono poi stati gli agenti di polizia a eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Napoli. Sei gli arresti in esecuzione della misura cautelare, tre gli arresti in flagranza di reato, avvenuti durante le operazioni di illecita riscossione delle polizze, 48 le perquisizioni complessivamente eseguite nel corso delle indagini e 39 le persone indagate.
 

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