rotate-mobile
Pigneto Pigneto / Via Macerata, 12

Pigneto, al Cinema Avorio un nuovo murales 'Regeneration pandemic'

L'inaugurazione si terrà sabato 12 giugno alle ore 18 in via Macerata 12. L'opera fa parte di un gruppo di tre, che verranno realizzate nell'ambito del Festival internazionale di Street Art partito il 7 giugno scorso al Pigneto

Verrà inaugurato domani, sabato 12 giugno, dopo 6 giorni di lavoro, il primo murales del Festival internazionale di Street Art che si sta svolgendo in questi giorni al Pigneto. Patrocinato dal V municipio, prodotto da Lopa future art e organizzato da Pigneto Pop e Waldo event network, il festival prevede tra il 7 e il 27 giugno la realizzazione di tre grandi murales su tre muri del quartiere che anche quest’anno è al centro della scena artistica della Capitale: il Pigneto.  Il primo appuntamento è per domani, alle ore 18, al Cinema Avorio di via Macerata.

Gli artisti Alvarez, Carlos Atoche, Fabio Petani, e Chiara Vannucchi hanno iniziato a dipingere i muri del cinema Avorio in via Macerata per poi passare a Largo Venue sulla Prenestina e infine la Scuola Virginia Woolf, sulla circonvallazione Casilina.

"Con Pigneto Pop crediamo fortemente in questo progetto che va molto più in là di un festival di street art perchè ha come obiettivo il coinvolgimento della cittadinanza attraverso l’arte, la creazione di un senso di appartenenza della nostra comunità intorno a nuove simbologie post pandemiche e la promozione di valori chiave per la ripresa quali la cultura, lo scambio, l’attenzione, ovvero i valori che come movimento di quartiere promuoviamo quotidianamente" dichiarano Eva Vittoria Cammerino e Simone Vesco, tra i fondatori del movimento di quartiere Pigneto Pop che negli ultimi mesi si è distinto per azioni mirate a favore del verde, contro l’abbattimento indiscriminato degli alberi e per un’interlocuzione costante con le istituzioni per il problema dei cassonetti.  

"Il festival è stato pensato come un elemento di cura artistica e post pandemica grazie ai significati mistici che i cittadini potranno soggettivamente rintracciare nelle forme e nei colori. La predominanza di verde sottolinea la speranza verso il grande impegno della medicina nel processo di ripresa economica e sociale del Paese. Gli artisti del festival svolgono un ruolo di rappresentazione creativa dei cambiamenti sociali che la pandemia ci ha portato a vivere", dichiara Lorenzo Panunzio ideatore del festival.

Se la rigenerazione urbana dei quartieri di metropoli molto popolose come Roma non passa solo dalla street art, spiega Pigneto Pop in una nota, è però innegabile che la cultura attraverso grandi murales contribuisca a rigenerare spazi e strade soprattutto in un momento in cui gli abitanti si accingono a entrare in un nuovo momento storico. La pandemia è stata per tutti una grande sfida, che ha cambiato il modo di vivere, di sedersi a tavola, di interagire, di ascoltare.

Attraverso la rappresentazione creativa dei cambiamenti sociali causati dal Covid, conclude il movimento di quartierei, i 3 murales si pongono come testimonianza storica e di passaggio da un mondo pre-pandemico a un nuovo mondo post pandemico. Regeneration Pandemic Pigneto rappresenta un esempio di rinascita, non solo di un quartiere ma di un Paese, e pone le basi per lanciare un messaggio profondo: ripartire non significa solo ripartire con l’economia, ma anche ripartire dalla società, dall’arte, dalla cultura e da una nuova attenzione vitale all’ambiente che ci circonda.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pigneto, al Cinema Avorio un nuovo murales 'Regeneration pandemic'

RomaToday è in caricamento