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Caudo vs Calenda, la battaglia su Twitter: "Alleato del PD". "No, alternativo nella coalizione"

Questa volta la querelle nasce da un tweet di Fabrizio Barca in appoggio a Roma Futura, il candidato di Azione: "Se vince Gualtieri vincono Bettini, Astorre e Mancini", il minisindaco: "Combatto lealmente". Tutta la polemica

Carlo Calenda lancia una freccia che torna a lambire il mondo che sostiene Giovanni Caudo. Questa volta il casus belli è dato dall'articolo di Roma Today con il quale veniva raccontato il lancio della lista civica di sinistra nel quale l'urbanista-minisindaco sarà capolista. Roma Futura è il nome dell'esperimento caudiano, al quale hanno aderito la rete Pop! di Marta Bonafoni, Green Italia di Annalisa Corrado oltre a Volt Italia e a Possibile Roma. L'articolo è stato rilanciato da Fabrizio Barca, già ministro, oggi al Forum Disuguaglianze e Diversità, autore, durante la gestione commissariale del PD Roma di Matteo Orfini, del rapporto sul partito romano in cui alcuni circoli vennero definiti come esercenti pratiche di "potere per il potere". "Davvero "la sorpresa della corsa al comune" di Roma. Una bella sorpresa ... che per molti di noi dà un senso all'atto del voto", ha detto Barca, riferendosi a Roma Futura. "Quando lavori con sincerità, ci metti coraggio e, nonostante tutto sembri remare contro, guardi al futuro, ti arrivano sostegni importanti. E allora capisci che sei sulla strada giusta. Grazie", la replica di Giovanni Caudo. 

Carlo Calenda incalza, sempre su Twitter: "Fabrizio, hai scritto una lunga e profonda relazione sui mali del PD romano. Adesso definisci una bella sorpresa una lista d’appoggio al candidato sindaco espressione di quella classe dirigente. Stimo Caudo ma votando lui voterai Bettini, Astorre e Mancini. E lo sai, alla fine prevale sempre un voto ideologico. Ed è la migliore assicurazione per la sopravvivenza di quella classe dirigente". Risposta di Caudo: "Carlo Calenda, non ci provare. I voti a Roma Futura faranno vincere il centrosinistra mentre tu rischi di farlo perdere. I voti a Roma Futura costruiscono una alternativa al PD, io combatto lealmente ma per far vincere la coalizione di centrosinistra". Lo scambio, andato online fra il 25 e il 26 luglio, è solo l'ultima puntata di un battibecco social basato sulla stima: Carlo Calenda spende spesso parole di stima verso Giovanni Caudo, non rinunciando mai, al contempo, a punzecchiarlo riguardo la sua appartenenza al fronte che sostiene Roberto Gualtieri. 

"Secondo me Giovanni Caudo è una persona preparata", aveva detto Calenda il 25 giugno all'agenzia Nova: "Il problema è che si acconciano sempre. Si acconciano significa che Caudo ha detto delle cose molto chiare sulle primarie, cioè che l'affluenza non era di 46 mila persone, dato che serviva a dire di aver superato Giachetti, e che era molto inferiore e c'erano stati dei brogli. Poi però se lo è rimangiato, ha fatto degli accordi e si è acconciato. Il Pd, il centrosinistra in generale, a Roma ha tante persone in gamba - ha sottolineato Calenda -, però alla fine si acconciano sempre".

Risposta di Caudo: "Grazie come sempre per gli apprezzamenti, ma ti volevo anche comunicare che continuo il mio percorso di lealtà dentro il campo del centro sinistra, seppure come alternativa del popolo del centro sinistra a Gualtieri. Ci aspetta una sfida importante per il futuro di Roma e il senso di responsabilità di ognuno di noi è di costruire, ora, la migliore proposta politica per il governo della città". 

Torniamo al 13 giugno: "Ignazio Marino ha confermato nuovamente quello che dico da tempo. Il pezzo di classe dirigente del PD Romano che ha portato alla candidatura di Roberto Gualtieri è lo stesso che ha bloccato ogni sua iniziativa essendo interessato solo alla gestione clientelare del potere.Su molto dossier Marino aveva le idee giuste. Ma il blocco di potere del PD romano non lo ha messo in condizioni di attuarle. Essere Sindaco e fare il Sindaco sono due cose diverse. Non si può cambiare Roma con le stesse persone che l’hanno consegnata al declino. Gualtieri non spiega cosa farà sui dossier più delicati precisamente per questa ragione. Quello che faranno è ripetere “altrimenti c’è la destra” e di quanto è favorevole alla pace universale. Non caschiamoci".

Risposta di Caudo: "Sì, ma non si può cambiare correndo da soli e rischiando di mandare Virginia Raggi al ballottaggio. Se vuoi veramente fare il sindaco devi contendere la candidatura nel campo del centrosinistra, ottenere l'investitura dei cittadini ai gazebo e battere la  destra al ballottaggio. Sarebbe stato bello averti come competitor: rappresentiamo l'opportunità per gli elettori del centrosinistra di cambiare schema politico. Ma tu hai scelto la corsa in solitaria.Se si vuole cambiare e battere la destra peggiore, gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra hanno una sola opportunità: votare per me il 20 giugno". 

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