rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

Battono i Cuoritaliani. Ora Marchini ha la sua corrente di centrodestra

Bertolaso, ma non solo. Nel centrodestra la scelta del candidato sindaco è complicata. Ncd però di fatto non c'è più e i Cuoritaliani battono per l'ex imprenditore

Bertolaso, Marchini, Storace, Meloni, Gallitelli. Il centrodestra romano prova a mettere ordine tra le proprie fila e a far emergere una candidatura credibile con la quale riconquistare il Campidoglio. Tra veti, primarie, aspirazioni personali, paure e processi in corso non è semplice far emergere una candidatura spendibile, capace di raggiungere il ballottaggio e giocarsela poi con il Movimento Cinque Stelle accreditato oggi dai sondaggi di una vittoria facile. Proviamo a sfogliare la margherita, tentando anche a noi a mettere ordine nel marasma. 

ALFIO MARCHINI - A Berlusconi, non è un segreto, piace Alfio Marchini. Il leader dei "cuori spezzati" ha tenuto per mesi una posizione ambigua sul suo posizionamento. "Movimento civico" ha ripetuto e ripete fino allo sfinimento. Si è presentato da Rutelli, ha abbracciato Bordoni e Tajani, ha parlato un po' con tutti. E' in corsa dal maggio 2013, quando raccolse poco meno del 10% al primo turno. E' stato determinante per far cadere Marino e forse sperava di poter guidare il nuovo partito della Nazione in Campidoglio. Così non è. Ecco perché da qualche settimana guarda davvero dall'altra parte, a quel centrodestra che da un lato gli fa la corte, dall'altro gli pone dei veti.

A Forza Italia piace, ai fittiani e agli ex Udc pure, a Meloni e Salvini no. Da qui lo stop. Per ora. A sbrogliare la situazione potrebbe essere un appoggio pesante, quello del Senatore Andrea Augello, uscito da Ncd e che in regione ha già "armato" le truppe dei "Cuoritaliani". Un movimento composto da quattro consiglieri che ammicca, neanche troppo nascostamente, proprio ad Alfio Marchini. Una corrente, quella di Augello, pesante a Roma, che ha molti voti sui municipi e che potrebbe spostare definitivamente gli equilibri. Forte di quest'appoggio Marchini in questi giorni si è spinto a proporre le primarie. Ha rotto gli indugi: vuole capire se oltre ai leader del centrodestra, piace anche al popolo. Vuole andare alla conta, mostrando che l'investitura arriva dal basso, da quell'area moderata che lui spera maggioritaria rispetto all'estremismo di Lega e Fratelli d'Italia. Una posizione che sfida ( e mette in difficoltà) Meloni e Salvini e che aggrega anche i dubbiosi di Forza Italia. 

BERTOLASO - Ma prima ancora della proposta di Marchini è stato messo in campo un piano B. B come Berlusconi e Bertolaso. I dubbi di Salvini e della Meloni hanno infatti spinto l'ex Cavaliere a sondare e pressare l'ex capo della Protezione Civile. Lui ha detto sì, a fare il sindaco si è detto pronto. Nessun gioco politico però che tradotto significa, investitura piena senza primarie. Su di lui non si sono pronunciati nè Lega nè Fratelli d'Italia che al momento tacciono. Difficile però pensare che Bertolaso possa essere della partita in caso di eventuali primarie. Più probabile che tanto Salvini quanto la Meloni pur di non appoggiare Marchini, preferiscano Bertolaso.

STORACE - Chi nella partita vuole esserci è Francesco Storace. L'ex presidente della Regione non ha mai nascosto la sua disponibilità a fare il sindaco, nè quella ad eventuali primarie. E' tra quelli che preme per fare presto, per trovare una quadra quanto prima. Ieri su twitter ha commentato negativamente la nascita del gruppo di augelliani in regione. Il timore infatti è quello di uno spostamento del centrodestra verso posizioni più moderate rispetto alle sue. 

MELONI - Ma Giorgia Meloni? Dopo gli entusiasmi dei primi giorni post dimissioni di Marino, attorno alla "Pasionaria della Garbatella" è calato il gelo. Non quello dei militanti, ma dei dirigenti del centrodestra. E' un "candidato potenzialmente vincente certo", è il ragionamento di molti, "ma è anche espressione di un'esperienza politica che ha già governato con Alemanno e in campagna elettorale finirebbe impallinata per questo". Ecco perché lei stessa mantiene un profilo basso, non sciogliendo la riserva, ma mantenendosi tra coloro che danno le carte, senza sedere al tavolo da gioco. Un suo ritorno tra i possibili candidati però non è da escludere, anche se, e non è un segreto, a lei e a Salvini non dispiacerebbe l'ipotesi esterna rappresentata dall'ex generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli.

GALLITELLI - L'ex Generale sarebbe un nome fatto da Tajani (Forza Italia) per trovare una mediazione con le altre anime del centrodestra. Gallitelli piace. La Russa, uno dei padri fondatori di Fratelli d'Italia, quando era ministro della Difesa lo nominò al vertice dei Carabinieri. Anche Salvini avrebbe dato il suo ok.

I TEMPI - Tanti nomi quindi, poche certezze se non una, ovvero quello di voler presentare il candidato in piazza il prossimo 20 febbraio quando è in programma la manifestazione "per riprendersi Roma". A pochi giorni dalle primarie Pd e con una campagna elettorale ormai alle porte presentarsi alla città senza candidato significherebbe alzare bandiera bianca ancora prima di presentarsi alle urne. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Battono i Cuoritaliani. Ora Marchini ha la sua corrente di centrodestra

RomaToday è in caricamento