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Tra gli ultimi in tempi di covid: in strada con la Croce Rossa per dare supporto a senza dimora e nuovi poveri

Il nostro giro con l’unità di strada di Croce Rossa tra le strade del sesto municipio di Roma, dove il coprifuoco non vale per chi una casa non ce l’ha

Una sistemazione di fortuna all’interno di un sottopasso chiuso trasformato in una discarica abusiva. Le stazioni della linea C della metropolitana di Roma. Visi infreddoliti, stanchi. Sguardi persi di chi va avanti provando a sopravvivere alla fame, ma soprattutto al freddo ormai in arrivo.

Sono le storie di chi viene assistito ogni settimana dai volontari dell’unità di strada di Croce Rossa. Senza dimora a cui il coprifuoco imposto per il Covid cambia poco. Ma non solo, perché a ricevere assistenza sono anche le famiglie indigenti, come Barbara, separata e con un figlio autistico a cui dedica tutta la sua vita.

“Nel nostro magazzino ci sono gli alimenti che le persone ci donano quando vanno a fare la spesa, ma riusciamo a ritirare anche pasto caldi dai forni che ci offrono le loro eccedenze e che noi portiamo ai nostri assistiti”, spiegano i volontari. E dal loro magazzino si parte, verso gli ultimi. A cui si porta anche un sorriso e un momento di conforto. Ma anche l'assistenza necessaria per fare la carta di identità e, per chi ha i requisiti, aiutarlo nella formulazione del reddito di cittadinanza.

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