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VIDEO | Peste suina, la resistenza pacifica della Sfattoria degli ultimi per salvare gli animali

Mobilitazione da tutta Italia, con un presidio h24, per salvare maiali e cinghiali del rifugio. RomaToday è entrata nelle stalle per vedere gli "animali da salvare"

Una storia che ha unito l’Italia intera. Con sostenitori che arrivano da Bologna, Genova e molte città del sud del Bel Paese. Con un presidio fisso h24, pronto a fare muro all’arrivo degli addetti incaricati dalla Asl Roma 1 per l’abbattimento di 130 esemplari, tra maiali e cinghiali. Alcuni venuti alla luce solo pochi giorni fa.

Oltre il cancello della Sfattoria degli ultimi, un rifugio che da quasi due anni salva e cura animali provenienti da situazioni di pericolo e cattività, c’è un gran movimento nelle ultime ore. Da quando è stata notificata l’ordinanza con la quale è stata imposta la loro fine. Un provvedimento firmato “per la gestione dell’emergenza della Pesta suina africana (Psa) - si legge - che ha disposto l’adozione delle misure degli articoli 61 e 70 del regolamento Ue 2016/429 con l’abbattimento preventivo dei suini detenuti nelle zone soggette a restrizione”.

Ed essendo la Regione Lazio in zona rossa, sembra non esserci scampo. “Come se in maniera preventiva si fossero eliminate le persone potenzialmente esposte al Covid”, dice  Paola Samaritani, responsabile della Sfattoria degli ultimi -. “Questi sono tutti animali controllati, censiti, e custoditi in un’area protetta, per la quale stiamo adottando tutte le misure di biocontenimento per la loro salvaguardia, visto che è una malattia che non si trasmette all’uomo. Oltre al fatto che il metodo adottato è una barbarie - continua Paola -, con elettroshock e davanti agli altri esemplari che prima di morire assistono inermi al loro destino, come mostra un video che siamo riusciti a reperire da una allevamento che ha subito queste uccisioni”.

Una situazione che sta mobilitando non solo la società civile, accanto ai volontari del rifugio, ma anche le realtà associative di tutela animale. Enpa, Leidaa, Lndc-Animal protection, Lav, Earth e Oipa (per citarne alcune) intervengono per sostenere insieme, dinanzi al Tar del Lazio, le ragioni dei responsabili della Sfattoria degli ultimi: “Animali scampati a maltrattamenti e accolti nel santuario che non costituiscono alcun pericolo, quindi il provvedimento di abbattimento emesso dalla Asl è del tutto ingiustificato”. Con una petizione on line in poco tempo sono state raccolte migliaia di adesioni: “Ed è una cosa meravigliosa, ringraziamo tutti di cuore”, dice Paola.

Mentre per quanto riguarda la presenza di molti cuccioli, Emanuele Zacchini, uno dei volontari del santuario, ricorda: “Quando salviamo una femminina spesso salta fuori che è gravida e non possiamo far altro che aiutarle a completare la gestazione, mentre tutti i maschi presenti sono castrati - spiega Emanuele -. Ci tengo a sottolinearlo perchè non siamo un allevamento, ma salviamo e curiamo questi animali che arrivano da situazioni assurde”.

Anche la politica ha voluto esprimere la propria solidarietà e mosso alcuni passi. Silvana Giannuzzi, senatrice del gruppo parlamentare Cal (costituzione, ambiente, lavoro) ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute, Roberto Speranza, sottoscritta da altri senatori: “Un ingiustificato abbattimento - scrive la senatrice -. La ‘Sfattoria’ ha accolto nel tempo suini e cinghiali sottratti a maltrattamenti o raccolti per strada, vaccinati e microchippati, quindi un modello virtuoso di coabitazione tra uomo e specie animale finalizzato allo sviluppo della socialità”.“I maiali e i cinghiali della 'Sfattoria degli ultimi' devono essere salvati, e su questo non si deve arretrare di un millimetro - dice Daniele Diaco, consigliere capitolino del Movimento cinque stelle -. Ho inviato una nota protocollata al commissario per la peste suina, Angelo Ferrari, a Nicola Zingaretti e al direttore della Asl Roma 1, per ribadire che l'abbattimento di questi ungulati è immotivato, stanti le misure di sicurezza adottate nel ricovero e l'assenza di una destinazione alimentare per gli animali”. “Una crudele assurdità - sostiene invece Fabrizio Sartori, consigliere comunale della Lega -, un'esecuzione sommaria per rimediare con l'uccisione di animali sani ad anni di immobilismo, incapacità gestionale e assenza di controlli da parte del Campidoglio e della Regione”.

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