Tappeti e lenzuola stesi nel verde, o sui marciapiedi. Sopra c’è di tutto: decine di scarpe logore e lerce, abiti usati, collane ed orecchini. Più in là qualcuno vende peluche consunti e stropicciati, giocattoli per bambini: trottole, macchinine, cavallucci a dondolo, bambole. C’è poi un banco completamente dedicato all’elettronica: vecchi tablet e telefoni, macchine fotografiche e stereo. Qualche trapano. Tutto arriva da attività di svuotacantine o rovistaggio nei cassonetti. A vendere la merce perlopiù persone di origine rom, a comprarla italiani, stranieri, uomini e donne di mezza età. Pensionati. Benvenuti nei mercatini della “monnezza” di Roma.
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