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INTERVISTA | Daniele Torquati, il (nuovo) primo anno da presidente: “Alla mia maggioranza dò 10 e lode”

Dal biodoigestore previsto a Cesano al palazzetto dello sport di Colli d'Oro, passando per il rischio idraulico del territorio e l'assenza in alcuni quadranti di fogne e allacci idrici: il bilancio del minisindaco del Municipio XV

Dall’apertura della stazione Vigna Clara a quella del centro anziani di via San Felice Circeo avvenuta dopo venticinque anni, ci sono poi le questioni più scottanti ancora aperte: il palazzetto dello sport di Colli d’Oro sul quale parte del quartiere ha già annunciato battaglia e l’impianto di compostaggio previsto a Cesano, con i residenti di quell’area pronti alle barricate. Daniele Torquati fa un bilancio del suo primo (nuovo) anno alla presidenza del Municipio XV. Un bis per lui che era già stato minisindaco a Roma nord, dal 2013 al 2016.

Un anno di consiliatura. Quali sono stati i tre obiettivi che si era prefissato e ha raggiunto?

Tra le priorità su cui abbiamo iniziato a lavorare e che abbiamo raggiunto, molte più di tre e per questo chiedo un’eccezione e ne elencherò qualcuna in più, c’è certamente l’apertura della Stazione di Vigna Clara, avvenuta a giugno scorso dopo anni di lavoro sia in maggioranza che in opposizione. E’ un traguardo importante per l’intera amministrazione, sia municipale che capitolina, ma è anche un nuovo punto di partenza, per puntare al prossimo obiettivo: la chiusura definitiva dell’anello ferroviario e il raddoppio della linea.
Un altro grande obiettivo raggiunto è senza dubbio la riapertura del Centro Anziani San Felice Circeo, restituito ai cittadini dopo 25 anni: un impegno preso con i nostri anziani di Via Cassia per cui abbiamo sempre lavorato, per risolvere una situazione burocratica complessa e procedere con i lavori di ristrutturazione e la consegna del centro.
C’è un altro tema a cui tengo particolarmente, l’assistenza nelle scuole dei bambini con disabilità. Un servizio di cui purtroppo si parla sempre poco e per cui i Municipi negli ultimi anni si erano visti togliere le competenze. Risolvere l’organizzazione e la gestione di un servizio primario e assolutamente indispensabile per il territorio come quello OEPAC era tra le nostre prime priorità e con il grande lavoro dell’Assessorato Capitolino e Municipale alla Scuola siamo riusciti, applicando il sistema dell’accreditamento, a risolvere una criticità che ci preoccupava non poco durante la competizione elettorale. Questo significa garantire i giusti diritti alle bambine e ai bambini della nostra comunità e alle loro famiglie, come anche assicurare a tutti gli operatori il posto di lavoro e le stesse condizioni dell’anno precedente.
Aggiungo altri due obiettivi raggiunti proprio in questi giorni: la riapertura del Parco di via Tieri, dove grazie a Sport e Salute che ha recuperato l’area nell’ambito del Progetto Playground finanziato dal fondo Sport e Periferie abbiamo consegnato due nuove aree ludiche, una delle quali smantellata nel 2016 e mai più realizzata e un nuovo campo sportivo polivalente; una boccata d’ossigeno per due quartieri come La Storta e Olgiata. 
E’ sempre di pochi giorni fa l’inaugurazione della Biblioteca Galline Bianche di Labaro, chiusa a febbraio scorso per lavori di ristrutturazione. Con l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale restituiamo al quartiere e all’intera Comunità un luogo di condivisione e aggregazione, riqualificato negli ambienti, con un nuovo impianto di illuminazione, una nuova sezione dedicata alle novità editoriali e uno spazio per bambini.
Ultimo ma non certo per importanza il nuovo programma di spazzamento meccanizzato municipale. Con le sole forze del territorio, attraverso la collaborazione tra AMA, Ufficio Giardini, Ufficio Tecnico e Polizia Locale, e grazie al coordinamento dell’Assessorato all’Ambiente, dopo anni per la pulizia dei nostri quartieri possiamo godere di una nuova calendarizzazione, che insieme vede interventi programmati di lavaggio e spazzamento delle strade e dei marciapiedi, sfalcio del verde e pulizia delle caditoie.

Quali i prossimi tre progetti da realizzare?

Iniziamo dal primo, su cui davvero credo di poter dire di essere giunti alla fine di una lunga e complicata vicenda, seguita da vicino in tutti questi anni: la conclusione dei lavori di recupero e ristrutturazione dei Casali di Borghetto San Carlo, una struttura del ‘900 di 1.400 mq che insiste su 22 ettari di terre pubbliche a La Giustiniana e che a breve finalmente potrà essere messa a disposizione di tutte le cittadine e i cittadini di questo territorio, anche con servizi erogati dal Municipio XV a cui spetta parte della struttura.
Non posso poi non tornare su due argomenti a me molto cari, il rischio idraulico e idrogeologico e quello degli allacci in fogna, tema sicuramente poco politico ma indispensabile per restituire dignità ai quartieri e alle persone. Nel nostro territorio, come in tutta Roma, esistono ancora quartieri senza fogne e quindi senza allacci di acqua corrente. I lavori sul collettore di Isola Farnese, che dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno, finalmente garantiranno ad oltre 40.000 residenti dei quartieri di Isola Farnese, La Cerquetta, La Storta, Olgiata e La Giustiniana l’allaccio in fogna e l’allaccio idrico, garantendo il superamento dell’attuale criticità igienico - sanitaria connessa all’uso di acqua di provenienza non controllabile.
Procede invece con l’Amministrazione capitolina la progettazione per i lavori sul Collettore Alto della Farnesina, un intervento complesso ma necessario per risolvere il problema degli allagamenti a Ponte Milvio e Corso Francia. Sempre in tema di prevenzione del rischio idraulico non posso non citare l’impianto idrovoro di via Procaccini a Prima Porta, strategico per il nostro territorio ma fermo, nonostante i lavori siano stati finanziati con 5 milioni di euro e ultimati nel 2016 durante la nostra precedente amministrazione.
Lo dico con rammarico ma senza nascondermi, è una priorità che avrei voluto risolvere nel corso di questo primo anno ma purtroppo l’immobilismo di questi ultimi cinque anni sulla vicenda non ci ha permesso di riuscire a risolvere la definizione di aspetti autorizzativi che ne impediscono l’avvio. 

Tra i grandi progetti, seguiti già dalla sua presidenza c’è l’apertura della stazione di Vigna Clara. A che punto siamo sulla questione parcheggi e mercato?

Con l’apertura della stazione di Vigna Clara abbiamo proseguito a lavorare per l’area parcheggi e il mercato che insiste sull’area. Siamo ripartiti con la pianificazione del progetto preliminare, che è stato ultimato e già inviato a Ferrovie dello Stato. Ora, per procedere, è necessario aprire la Conferenza dei Servizi, ma vorremmo che avvenisse solo dopo aver ricevuto risposte positive in via preliminare. 

Su Cesano ancora pende la questione impianto di compostaggio. Il Campidoglio è intenzionato ad andare avanti: quale sarà la posizione del Municipio XV sul biodigestore?

La mia posizione è sempre stata chiara ma è comunque utile ribadirla, soprattutto per non rischiare che passi il messaggio che a prescindere non vogliamo che si realizzino impianti nel nostro territorio. Roma ha bisogno di impianti, ma non possiamo negare che la collocazione scelta per il biodigestore da realizzare tra Cesano e Osteria Nuova, frutto della precedente amministrazione, sia un errore prima di tutto strategico più che politico. Siamo consapevoli che i tempi del PNRR impongono scelte rapide, che possono quindi ricadere anche su progetti esistenti, ma siamo anche convinti che una situazione così complessa come quella dei rifiuti a Roma non possa essere risolta se si procede su un percorso che ha già dimostrato di avere numerose criticità, non solo per il territorio ma anche e soprattutto per la sua realizzazione. 
Il 23 settembre scorso il Municipio XV ha di nuovo formalizzato la sua posizione rispetto a questo tema inviando all’amministrazione capitolina il parere sul piano dei rifiuti di Roma. Ricordiamo che nella precedente Valutazione di Impatto Ambientale, AMA si impegnava a non realizzare impianti che prevedessero alcuna attività anaerobia o di biogas; sempre nella VIA sono contenute oltre 70 prescrizioni da parte della Regione Lazio, compreso il sistema di viabilità e la grande preoccupazione espressa dal Centro Ricerche Enea Casaccia poiché l’impianto ricadrebbe all’interno del piano di evacuazione del sito. E’ evidente che scegliere di realizzarlo in un’area più idonea, renderebbe il progetto meno costoso. Pensiamo solo che qualora venisse scelta l’area indicata nella progettazione esistente sarebbe necessario stravolgere tutta la viabilità.
La mia posizione rispetto alla realizzazione non è certamente una posizione a priori contro l’impianto né tantomeno contro l’amministrazione capitolina, ma piuttosto è a garanzia del Sindaco con la volontà di non far perdere tempo a Roma Capitale, come anche credo che sia controproducente per un’azienda pubblica fare scelte industriali poco remunerative e non performanti quando ci sono aziende private che fanno grossi investimenti riducendo i costi ma aumentando i benefici per l’azienda stessa.

Il mercato di Ponte Milvio attende il rilancio. Negli anni passati gli operatori spingevano per un progetto di riqualificazione con “piazza” sociale, eventi e prodotti a km 0. Sarà ripreso o come si muoverà il municipio da lei guidato sulla faccenda?

Siamo convinti che il mercato di Ponte Milvio debba vivere anche aumentando l’offerta, aprendo per esempio anche in orari serali. E’ necessario però che questo avvenga senza creare disagio ai residenti e senza che si creino situazioni poco gestibili dalle forze dell’ordine. Dare risposte agli esercizi commerciali e agli operatori del mercato dopo il periodo di pandemia, non deve in alcun modo contribuire alla mala movida del quartiere, servono quindi regole chiare e anche maggiore consapevolezza da parte degli operatori stessi. Intanto stiamo lavorando affinché si faccia chiarezza sulla gestione di via Torrita Tiberina e sull’utilizzo del parcheggio sotterraneo, con l’autorizzazione di un carico e scarico merci per il mercato, una regolamentazione della raccolta dei rifiuti e concordando nuovi accordi proprio per il parcheggio. Tra gli obiettivi c’è anche quello di utilizzare il locale del Municipio, un tempo ufficio anagrafico, come sportello al cittadino. 

Il Palazzetto di Colli d’Oro è uno degli argomenti più caldi al momento. Sulla carta ci sono 14 milioni del PNRR da sfruttare per la rigenerazione, ma sono molte le voci contrarie all’impianto. Qual è la posizione del Municipio XV?

Per il recupero dell’impianto sportivo di Colli d’Oro, per cui è stato richiesto da parte dell’amministrazione capitolina l’inserimento tra le opere da finanziare con i fondi del PNRR nell’ambito “Sport e inclusione sociale” e dopo la verifica dei primi requisiti il 5 agosto scorso è stato dichiarato ammissibile alla partecipazione al bando, come Municipio, e insieme a Roma Capitale e Sport e Salute, abbiamo avviato un percorso aperto e partecipato con il territorio. Un primo tavolo di informazione e condivisione per un progetto che ancora deve essere definito e che dovrà essere presentato entro il 15 dicembre 2022.
Una prima fase in cui è necessario e giusto condividere, per ascoltare i dubbi e le preoccupazioni dei residenti che negli anni a riguardo hanno ricevuto più delusioni che risposte su questo tema e a cui il Dipartimento allo Sport di Roma Capitale ha già garantito che come prima cosa sarà abbattuto il “mostro di cemento” presente dal 2012; che non sarà sottratto al territorio nessuno spazio verde, che la struttura sarà ridimensionata rispetto al precedente progetto - corredato da studi e perizie idrogeologiche e di impatto sulla mobilità - che i materiali saranno ecosostenibili e che l’impianto sarà pubblico. 
Tutte prerogative peraltro indicate come principi inderogabili nel bando del PNRR. Il Municipio in ogni caso seguirà l'iter passo dopo passo, senza trascurare nulla e condividendo con la comunità di Labaro le fasi di una questione complessa che merita attenzione e responsabilità. Come Municipio continueremo ad essere a disposizione per un continuo dialogo tra Roma Capitale e cittadinanza, nonché per una costante verifica del progetto.

Se si potesse dare un voto, da 1 a 10, per questo anno di consiliatura quale sarebbe?

Questa è una domanda a trabocchetto: se rispondessi assegnandomi un voto alto potrei sembrare poco umile, al contrario vorrebbe dire che non è stato un anno positivo. 
Non sono abituato a darmi voti mentre sono molto rispettoso del giudizio dei cittadini; credo però che sia stato un anno proficuo, di grande impegno e necessario a reimpostare il lavoro, per riprendere a lavorare con serietà e responsabilità su molte questioni. E’ per questo che più che assegnarmi un voto, sono io che voglio darne due. Uno a chi in questi mesi in Municipio ha lavorato duramente, alla Giunta e alla maggioranza, ma anche a tutti gli Uffici, e uno alla Comunità di Roma Nord, che mi sostiene da tempo e ha continuato a farlo durante quest’anno: entrambi sono un bel 10 e lode. L’ho detto tante volte ma non mi stancherò mai di ripeterlo, “ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.
 

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