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Smog alle stelle, in tutte le centraline ARPA superati i livelli di PM10: prorogato stop auto più inquinanti

Anche il 25 e 26 febbraio divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti. Protesta Legambiente: “Contro lo smog dal Comune risposte inutili”

Le polveri sottili superano i limiti di legge in tutta la città. Le centraline di monitoraggio sistemata dall’Arpa nella Capitale, sono testimoni di una qualità dell’aria tutt’altro che accettabile.

Il superamento dei limiti di legge

Nella giornata del 24 febbraio tutte ed 11 le centraline hanno mostrato il superamento dei 50 microgrammi di PM10 per metro cubo di aria, la soglia stabilita per legge. Il picco è stato registrato dal dispositivo che misura la penetrazione delle polveri sottili in via Tiburtina, una delle strade più esposte all’inquinamento dell’aria.

Lo stop nella fascia verde

Considerato il superamento dei livelli di PM10 rilevato dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall’Arpa Lazio, e la previsione di criticità prevista per i prossimi giorni, il Campidoglio aveva già disposto  la limitazione della circolazione veicolare. Il divieto è stato pertanto prorogato nelle giornate del 25 e 26 febbraio nella Z.T.L. Fascia Verde. Perchè in effetti, i superamenti, erano già stati registrati tra il 21 e il 23 febbraio già nelle centraline di Preneste, Fermi, Tiburtina, Malagrotta.

Fermo restando quanto espressamente stabilito dalle disposizioni nazionali e locali connesse all’emergenza sanitaria da Covid-19, il divieto alla circolazione sarà in vigore dalle ore 7.30 alle 20.30 per i seguenti veicoli

- Ciclomotori e Motoveicoli PRE-EURO 1 ed EURO 1

- Autoveicoli Benzina Euro 2

Inoltre, il provvedimento prevede che gli impianti termici sull’intero territorio comunale dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio.

Critiche al provvedimento: è inutile

Il divieto ai mezzi più inquinanti e le limitazioni nell'uso dei riscaldamenti, per Legambiente, non rappresentano delle misure adeguate. “A Roma lo Smog è alle stelle e aumentano i rischi per la salute, ma dal Campidoglio arrivano solo risposte inutili come i blocchi ridicoli predisposti contro le poche vecchie auto fermate” ha commentato Roberto Scacchi, il presidente di Legambiente Lazio.

Le misure auspicate

“Il picco di polveri sottili è diffuso in tutto il territorio romano ed è chiaramente causato dall’enorme numero di auto private in circolazione in ogni angolo della città. Del resto, in questo drammatico periodo, bisognava potenziare il TPL garantendo il distanziamento a bordo dei convogli e delle vetture, dando così la possibilità di lasciare a casa le auto; invece - ha osservato il numero uno regionale  dell’associazione ecologista - abbiamo assistito e continuiamo ad assistere alla diminuzione del servizio TPL, ancora oggi ci sono stazioni di metro chiuse, tram sospesi, chilometri inutilizzati di binari, per non parlare dell’ultima marcia indietro anche sulla realizzazione di ciclabili”.
 

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