rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Via di Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca, auto abbandonate piene di siringhe nello spiazzo del camper di Villa Maraini

Per la Fondazione la presenza dei volontari, in realtà, attenuerebbe il problema della gestione ed educazione dei tossicodipendenti

Siamo su viale di Tor Bella Monaca, vicino al raccordo anulare, nel VI municpio. Sullo sfondo si vedono le "torri" e, lì vicino, l’Istituto Comprensivo Melissa Bassi di via dell’Archeologia. Da tantissimi anni, su uno spiazzo di terra circondato da alberi, opera un camper di Villa Maraini, la realtà per il recupero di tossicodipendenti. Qui si danno siringhe nuove ai “tossici” che ne fanno richiesta e, a loro volta, riconsegnano quelle usate. Un’iniziativa che ha abbattuto, di certo, i problemi legati, ad esempio, all’Aids ma che, secondo residenti e politici di zona, ha conseguenze gravi sul decoro. Per la Fondazione Maraini, invece, i tossicodipendenti vengono educati e, senza quel camper, andrebbero semplicemente altrove a drogarsi. 

Siringhe nelle auto

I due consiglieri del VI municipio, Emanuele Licopodio e Gabriele Manzo, hanno effettuato un sopralluogo in zona nella mattina del 1° febbraio. Erano state segnalate, “da almeno dieci giorni, delle automobili abbandonate vicino al camper”. Arrivati sul luogo, i due hanno effettivamente trovato i mezzi, per la maggior parte distrutti e vandalizzati, con gli interni pieni di siringhe usate e altra spazzatura. È stata subito allertata la polizia locale del sesto gruppo delle Torri. Giunti sul posto, i vigili hanno avviato le procedure per la rimozione dei due veicoli in quanto abbandonati. 

Degrado

“Il servizio di riduzione del danno non si discute ma occorre ragionare sul come gestire quest’area”. A dirlo, a RomaToday, è il consigliere Emanuele Licopodio. Da luglio 2022, infatti, l’area verde dove ferma ogni giorno il camper di Villa Maraini è passata in gestione al VI Municipio che, volendo, potrebbe anche interdirla. “Non è assolutamente nostra intenzione farlo dall’oggi al domani ma qualcosa va fatto. Dobbiamo sederci al tavolo con Regione Lazio e Villa Maraini perché questa situazione non è più accettabile”, dice Licopodio.

Un tempo c’era la tristemente nota “grotta del buco”, dove in molti andavano a drogarsi. Nel 2019 , però, la decisione di murarla ma senza prevedere, contestualmente, interventi di sostegno. I tossicodipendenti e i loro spacciatori, in sintesi, si sono semplicemente spostati da altre parti. Intanto, il camper di Villa Maraini ha continuato a dare aiuto ai disperati di zona e non solo. “Quando prendono le siringhe – spiega Licopodio – poi queste persone vanno a consumare la loro dose ovunque. Siringhe usate sono state ritrovate anche nei pressi della scuola Melissa Bassi. Lo dico da 15 anni – conclude – nessuno discute il servizio di Villa Maraini ma serve cambiare posto al camper, in una zona più controllata e dove non possa proliferare il degrado”.

Prendono la dose e vanno sul raccordo

“La situazione igienico sanitaria è nel degrado più completo” esordisce il consigliere Gabriele Manzo. “Abbiamo trovato tre macchine completamente invase da siringhe e spazzatura, una cosa impietosa. Stiamo ragionando se non sia il caso di interdire l’area” spiega il consigliere “perché il servizio deve essere preservato ma deve anche essere svolto con modalità diverse. Qui le persone si drogano e poi vanno in auto sul raccordo, diventando un pericolo per tutti”.

Questa attività è motivo d'orgoglio

Massimo Barra, fondatore della Fondazione Villa Maraini, contattato da RomaToday, ha risposto ai consiglieri sostenendo, invece, che è proprio grazie a quel camper che la situazione  rimane sotto controllo, anche grazie alle operazione di bonifica che, periodicamente, fa la fondazione stessa. “L’attività che svolgiamo è per noi il più grosso motivo d’orgoglio – dice Massimo Barra -  è conosciuta a livello mondiale ed ha ispirato molte delle raccomandazioni dell’Oms e altre realtà come esempio di intervento nel campo delle tossicodipendenze”. Parlando, poi, dell’allarme lanciato dai consiglieri, Barra dice che “questi signori accettano che ci siano i drogati ma non li vogliono vedere perché si disturbano. È la stessa logica che ha ispirato la passata amministrazione a chiudere il buco dove c’erano i resti dei drogati. Noi abbiamo dei risultati clamorosi di educazione sanitaria ai tossicomani” rivendica il fondatore.

Chi opera a Villa Maraini gira tutta Roma, chiamato anche da semplici cittadini, per raccogliere siringhe usate: “Questa è la contrapposizione tra chi si lamenta e scandalizza, e fa parte del problema, e chi invece si rimbocca le maniche, non risolve il problema ma lo attenua”. Barra respinge le “accuse” secondo le quali il degrado dell’area derivi dall’attività svolta dal camper della fondazione: “È tutto documentato, chi dice che è colpa quell’attività dice una menzogna. Abbiamo insegnato ai tossici a riportare indietro le siringhe, senza che a loro torno nulli in tasca. Ce le riportano anche a pacchi di 300: per me sono dei bravi cittadini. Tutto il mondo – conclude Barra - apprezza ciò che facciamo meno chi fa questi discorsi, persone che vanno “compassionate” per la lor ignoranza”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tor Bella Monaca, auto abbandonate piene di siringhe nello spiazzo del camper di Villa Maraini

RomaToday è in caricamento