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Monte Carnevale, Tosini al Gip: "Con Lozza solo amicizia. Non siamo amanti". L'imprenditore chiede scarcerazione

L'avvocato spiega che Tosini, per il momento non presenterà ricorso al Riesame. "La mia assistita è sospesa dal servizio in Regione e si è dimessa da vicesindaco di Vetralla"

I rapporti con l'imprenditore dei rifiuti del Lazio Valter Lozza, la scelta della ex cava di Monte Carnevale come discarica di Roma e quella di utilizzare una procedura semplificata per una parte di un progetto che avrebbe riguardato 1.800.000 metri cubi dell'area non considerando quindi la valutazione di impatto ambientale del sito. Si è snodato su questi temi l'interrogatorio di garanzia di Flaminia Tosini, direttrice dell'area rifiuti della Regione Lazio (sospesa dal servizio) e agli arresti domiciliari da martedì per "corruzione, concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente", nell'ambito di un'indagine della Procura di Roma che riguarda le vicende della discarica di Monte Carnevale e di quelle di Roccasecca e Civitavecchia, tutte in capo a Valter Lozza.

Davanti alla Gip Annalisa Marzano, Tosini è stata accompagnata dall'avvocato Marco Valerio Mazzatosta: "Abbiamo risposto alle contestazioni, respinto gli addebiti, ed è stata data una qualificazione diversa sul rapporto che sostenevano ci fosse tra la mia assistita che ha 52 anni e Valter Lozza che ne ha 75. Ci poteva essere un'amicizia, che non ha negato, e un'intimità ma in senso ampio, non certo di natura sessuale o di chissà che altro rapporto. Non c'era una relazione di amore, ma tra persone che potevano avere un'affinità e questo secondo noi non ha assolutamente non ha influenzato le scelte di Tosini".

Quanto ai regali fatti da Lozza alla Tosini, che secondo gli inquirenti ha concretizzato il reato di corruzione, "ci sono stati degli scambi di regali da entrambe le parti - ha continuato il legale - Anche lei ha fatto regali a Lozza, ad esempio una tuta da sci perché lui sciava, piuttosto che un cannocchiale perché era un appassionato di astronomia. Insomma, un'amicizia tra due soggetti che potevano anche incontrarsi per lavoro, ma che non scandalizza nessuno".

"C'era l'emergenza di trovare una discarica"

Sulla decisione di non sottoporre a valutazione di impatto ambientale l'intero progetto della discarica di rifiuti urbani di Monte Carnevale, Tosini, nel corso dell'interrogatorio, ha spiegato che "c'era l'emergenza ed era necessario trovare una discarica e iniziare da qualche parte per evitare l'immondizia in strada", ha raccontato Mazzatosta sottolineando che "però nelle carte non si rileva che Roma era in emergenza. Inoltre, i procedimenti amministrativi sono complessi e i siti non li ha scelti l'ingegner Tosini". La decisione di andare su Monte Carnevale fu assunta il 31 dicembre 2019 dalla Giunta Raggi, dopo un accordo politico raggiunto tra il Movimento 5 Stelle e la Regione. I grillini, però, nonostante le tidubanze e i mal di pancia, non hanno scelto un altro sito e c'è voluta questa inchiesta alla sindaca Virginia Raggi per chiederne la revoca dell'autorizzazione per la discarica.

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Tosini sospesa dal servizio in Regione e dimessa da vicesindaco di Vetralla

"Non ci è stato chiesto se le scelte erano state concordate dai livelli politici", ha spiegato Mazzatosta che ha aggiunto "agli inquirenti interessava il rapporto tra Tosini e Lozza, partendo dal presupposto che lei lo ha favorito. Non è il primo processo che l'ingegnere ha avuto finora e ne è uscita con assoluzioni o sentenze di non luogo a procedere. Ma questo è avvenuto solo quando abbiamo avuto la possibilità di stare in dibattimento e dare spiegazioni tecnico-amministrative che oggi non ci è stato permesso di dare".
 
Tosini, per questo motivo, quindi non chiederà la revoca degli arresti domiciliari con l'avvocato che ha ribadito che "non chiederà il Riesam". La dirigente è stata già sospesa dal servizio in Regione e si è dimessa da vicesindaco di Vetralla. L'ormai ex capo amministrativo dei rifiuti del Lazio ha incrociato anche Valter Lozza, anche lui sottoposto ad interrogatorio di garanzia, subito dopo la sua deposizione.  

Lozza la revoca degli arresti domiciliari

I legali di Lozza, invece, chiederanno al Tribunale del Riesame la revoca degli arresti domiciliari. Al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti alla gip Marzano, l'avvocato Vincenzo Galassi ha spiegato: "Abbiamo presentato una copiosa documentazione al gip, gli atti corruttivi non erano assolutamente tali ma cose personali che non c'entrano nulla con i provvedimenti adottati, sarebbe stato ridicolo. Chiederemo la scarcerazione". A Lozza sono contestati diversi atti corruttivi verso la Tosini con la quale, secondo la gip, aveva una relazione extraconiugale: "Il rapporto con la Tosini è stato solo istituzionale", ha replicato il legale. 

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