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Incidenti stradali

Matteo Mancia morto a 22 anni in un incidente stradale a Roma, acquisite le telecamere di zona

La polizia locale ha preso le immagini di videosorveglianza della strada che già in passato è stata teatro di incidenti

Matteo Mancia, 22 anni, è morto sul colpo. È l'ultima vittima sulle strade di Roma e provincia di questo inizio di 2024. Il ragazzo, che abitava in zona Settebagni, intorno alle 12:30 di mercoledì mattina in via Due Ponti, all'altezza di via Bomarzo, si è scontrato contro un autocarro. Lui era in sella al suo scooter, un Liberty Piaggio 125.

Un impatto terribile che non ha lasciato scampo a Matteo Mancia. Nella serata di ieri la salma è stata riconosciuta dalla mamma e ora sarà a disposizione della magistratura, in attesa del nulla osta per i funerali.

La polizia locale, come da prassi in questi casi, procede per omicidio stradale. I due mezzi coinvolti nell'incidente sono stati sequestrati e il conducente dell'autocarro Pegeout, un uomo di 56 anni, è stato sottoposto ai test di alcol e droga. 

Chi era Matteo Mancia

Matteo Mancia aveva la passione per il basket e allena i ragazzi dell'ASD Don Bosco Nuovo Salario: "Un dolore immenso ha trafitto il cuore di tutti noi. Il nostro coach dei ragazzi 2015, ci ha lasciati ieri a seguito di un incidente stradale. Un ragazzo dolce e gentile, di uno spessore umano unico, un faro per i suoi bambini, un compagno di lavoro straordinario. La Presidente Daniela Rippa, i mister e tutto il Don Bosco Nuovo Salario si stringono attorno alla famiglia di Matteo in un grande abbraccio. Ciao Matteo, ti vogliamo bene".

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I precedenti

Al momento i fari sono puntati sulla pericolosità della strada, senza trascurare la questione dell'alta velocità e della guida imprudente. Gli agenti del XV gruppo Cassia hanno sequestrato le immagini delle telecamere di sorveglianza che controllano via Due Ponti.

Non è chiaro se il punto esatto del sinistro sia stato ripreso. In passato, su quella strada, già c'erano stati incidenti, un ragazzo di 17 anni sbalzato dalla sua microcar dopo un frontale e uno scooterista che impattò contro un cinghiale.

Strade poco sicure

E proprio sulla pericolosità delle strade, quelle di tutta Roma, ieri le reti di cittadini per la tutela, tra tutti, di pedoni, ciclisti, scooteristi e motociclisti, sono tornati a protestare. L'appuntamento se lo sono dati in viale Spartaco, zona Tuscolana, dove è morto Benito Molinaro, investito e ucciso. Il giorno prima, invece, il primo incontro c'era stato in  via Sacco e Vanzetti, dove è morto Antonio Girardo

Decine di attivisti, cittadini, familiari delle vittime della strada, e residenti hanno preso parte al presidio. Molte le maschere senza volto, e le tute bianche macchiate di rosso.

"Senza nulla togliere alle responsabilità individuali, ci sono corresponsabilità che fanno la differenza tra la vita e la morte. In molte strade a Roma, tra cui proprio le due vie interessate da questi investimenti mortali, vediamo segnaletica carente, sosta illegale diffusa che riduce la visibilità, e velocità spesso elevata. In presenza di tutto questo, è ovvio che gli incidenti non sono incidenti, ma sono risultati. Doverose le azioni urgenti, gli amministratori ci ascoltino e agiscano, per prevenire le prossime morti evitabili", hanno detto gli organizzatori.

Gli attivisti, in sostanza, rivendicano "città sicure per le persone, Roma compresa, e un codice della strada a tutela della vita e non della velocità, e invitano la cittadinanza a fare altrettanto, perché il problema riguarda tutti, nessuno escluso".

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