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Così gli esperti della Regione hanno aiutato le tartarughe di Anzio a raggiungere il mare

A raccontare la magnifica esperienza è Luca Marini, dirigente regionale e coordinatore di TartaLazio: "Chissà, magari torneranno tra 20 anni a nidificare"

Quattro giorni fa, sabato 20 agosto, uno spettacolo della natura al quale non è frequente assistere si è verificato sul litorale laziale, precisamente nei pressi delle Grotte di Nerone sulla spiaggia di Anzio: 17 piccoli di Caretta Caretta, una tartaruga marina molto comune nel mar Mediterraneo, sono usciti dalle loro uova e hanno raggiunto il mare. A raccontare quelle ore è Luca Marini, dirigente dell’ufficio conservazione naturalistica delle coste e del mare della Regione Lazio.

L'intervento di TartaLazio nel nido di Caretta Caretta

"Dopo circa 60 giorni dalla deposizione delle uova avvenuta la notte del 21 giugno - spiega a RomaToday - i ricercatori ed esperti della rete TartaLazio della Regione sono intervenuti per scavare il nido". La data di schiusa delle uova avrebbe dovuto esserci il 15 agosto, ma a causa del maltempo "la pioggia aveva compattato la sabbia e ciò rendeva difficile l'emersione delle piccole tartarughe". 

I piccoli portati a largo dalla Capitaneria di Porto

Così gli operatori e i ricercatori esperti, di fronte a centinaia di curiosi che si erano accalcati intorno al luogo di nidificazione, hanno estratto 17 piccoli e 34 uova non schiuse. "Al termine delle operazioni di controllo, le piccole tartarughe hanno compiuto una 'passeggiata' dal nido fino al mare - continua Marini - per permettere loro di identificare l’area e, chissà, tornare a deporvi le uova tra una ventina d’anni, quando avranno raggiunto la maturità sessuale. Tuttavia, a causa del mare forte, si è preferito poi raccogliere le piccole e trasportarle al largo grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto che ha messo a disposizione un proprio mezzo nautico".

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I precedenti più importanti nel Lazio

A fine luglio sul lido di Ardea, riparate da un pattino, sono state depositate ben 73 uova. In totale quest'anno sono 4 i nidi nel Lazio, due nella provincia di Roma. Nel 2020 è stato individuato un nido a Palo Laziale, vicino Cerveteri, mentre a giugno 2021 addirittura 100 furono le uova deposte da un esemplare di Caretta Caretta in un tratto di spiaggia libera a Ostia. 

Le prossime schiuse a Fondi, Ventotene e Ardea

"TartaLazio è la rete regionale preposta a coordinare e attuale la tutela e la conservazione delle tartarughe - spiega Marini - lungo le coste del territorio, nell'ambito di un progetto approvato dal ministero per la transizione ecologica. In tale compito, oltre che dal corpo delle Capitanerie di Porto, è aiutata da associazioni come Sea Shepherd, WWF, Legambiente e, nel caso specifico di Anzio, dalle Guardie Zoofile dell’Associazione Armellino 92". Le sorprese non sono finite: dopo Anzio ci sarà la schiusa di altri tre nidi a Fondi, Ventonene e Marina d'Ardea. 

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