Lettori - Quando il servizio non viene svolto perché le risorse servono per...altro
Abito in un isolato "secondario" di Roma sud, uno dei tanti che non si affacciano sulle vie principali della città. Per anni ho subìto l'assenza delle istituzioni comunali, le quali non svolgendo i loro servizi, creano problemi a tutti. I tentativi di venire bonariamente incontro a quello che speravo fosse un problema di medio termine dovuto al fallimento del comune (constatato sotto la giunta Alemanno) si sono rivelati inutili. Per un paio di anni ogni fine settimana ho pulito il pezzo di marciapiede davanti al mio condominio, risultato? spese inutili (basse ma inutili) e la certezza concreta che nessuno passasse ad effettuare il servizio comunque previsto e pagato tramite le tasse. Sono passato quindi all'arte burocratica" della segnalazione legale tramite PEC, Mail, segnalazioni e solleciti sul sito di Roma capitale.
Sulla mia via e in quelle limitrofe, la pulizia delle strade e delle caditoie è qualcosa presente solo sulla carta delle istituzioni e nella mente di chi ne fa parte, ma è totalmente irreale, la conseguenza è l'allagamento di alcune zone (anche private) quando piove, oltre a condizioni igieniche diciamo scarse per non finire in termini scurrili. Nonostante i sopracitati avvisi la risposta è in genere silenzio, o cancellazione della segnalazione senza che nessuno si muova nel fare qualcosa. Se gli interventi sono stati attuati, si sono rivelati a dir poco minimi e non hanno risolto i problemi segnalati. La risposta definitiva che in un caso mi è stata data con tanto di firme dei responsabili municipali è stata " le esigue risorse disponibili devono essere usate a beneficio dell'intero territorio". Bene la cosa sarebbe (al limite) pure accettabile, il problema è che l'intero territorio presenta ovunque (fatto salvo il centro storico) gli stessi medesimi problemi di assenza nella cura delle infrastrutture.
Il problema ulteriore è che la medesima risposta viene data anche per altre mancanze vedi scuole, alloggi, sanità, trasporti, sicurezza, verde pubblico etc etc. I soldi quindi servono per altro, ma alla fine della giostra cosa è questo altro? dove sta? chi è questo altro? sarei curioso di conoscerlo perchè questo altro, di risorse ne deve assorbire proprio tante e deve essere importante per tutti noi visto che blocca tutto il resto. Sono stanco. Vedere la città in cui vivo accartocciarsi ogni giorno di più non è un bello spettacolo, essere preso ufficialmente per il culo non da persone qualsiasi ma dalle istituzioni che vengono pagate per amministrare e mantenere viva la città che serve a me per vivere, oltre a darmi sui nervi, preoccupa notevolmente. Scoprire che le istituzioni usano molta parte delle loro (in realtà nostre) a quanto pare esigue risorse, per prendermi meglio per i fondelli in maniera ufficiale e legale è allucinante.
Quando la Raggi affermò di aver completato il piano di risanamento stradale della città mi sembrò una barzelletta, eppure bastava andare sul sito del comune per scoprire che a livello legale l'allora sindaca avesse ragione in quanto a forza di riforme, al comune spetta la diretta manutenzione di circa 800 km di di strade, il problema è che a Roma ce ne sono più di 8000 divisi come responsabilità tra municipi, enti regionali, enti provinciali e soggetti non ben identificati, probabilmente anche qui si nasconde la presenza di questo tizio di nome altro. Quando Veltroni diede la precedenza alle notti bianche alla costruzione dell'auditorium alla vela di Calatrava ed alla nuvola di Fuksas quando Alemanno si divertì nel programmare il gran premio di F1 con la sosta ai box al laurentino, a dar vita al rally di Roma tra le buche della capitale e a proseguire nel completamento dei ponti ciclopedonali (avvallati dal predecessore) completamente inutili e sovrastimati per il loro compito quando Marino volle fare di Roma un velodromo a cielo aperto e Raggi portò parzialmente a compimento questa "simpatica" idea mancante di diverse basi pratiche quando per anni si progettarono funivie, monorotaie, tramvie poi rimaste bei disegni oggi detti rendering, da mettere in qualche bacheca dei ricordi penso proprio che l'altro in quel caso fummo noi.
Altro è una banderuola è un soggetto sfuggente, un bel gioco di parole, l'ennesimo, per dire con molta delicatezza che gira gira cari miei ce la "prenderemo in berta" vuole dire che abitare a Roma non significa essere cittadini romani, ma vuole dire altro, che cosa non lo so, forse vuol dire che siamo solo una manica di cogli....