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Venerdì, 26 Aprile 2024

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Redazione

Castel Sant’Angelo, l’Arma per l’Arte

La mostra si è chiusa da ormai circa dieci giorni (il 7 febbraio) ma l’anno prossimo ci sarà occasione di rivederne una simile nello stesso scenario poiché a cadenza annuale vengono presentati in Castel Sant’Angelo i beni culturali recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC).

Le opere sono divise in tre sezioni; la prima ospita i beni culturali recuperati all’estero, la seconda quelli ritrovati nel territorio nazionale e l’ultima presenta i beni recuperati fuori dal territorio nazionale a seguito di commissioni rogatorie internazionali.

 Nella prima sezione è esposto l’olio su tela raffigurante Le tre grazie, di Antonio Canova, rubato nel 1996 e recuperato nel giro di un paio d’anni oltre a molti vasi greci provenienti da grandi collezioni negli Stati Uniti e restituiti dai musei che li esponevano ed un buon numero di pregiate pagine miniate e ceramiche abruzzesi collocabili tra il XIV ed il XVIII secolo.

 La sezione successiva presenta alcune tra le opere più interessanti del percorso. Si inizia con l’Annunciazione su fondo oro di Cristoforo Scacco del Museo Diocesano di Nola e la Madonna col Bambino di Antoniazzo Romano, trafugata nel 1976 dalla chiesa dei Santi Maria e Biagio e recuperata nel 1978. Si passa poi all’angolo dedicato ai capolavori sottratti nottetempo, grazie all’aiuto di un basista interno al museo, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; si tratta del Giardiniere e dell’Arlesienne di Van Gogh e dell’olio su tela di Paul Cézanne raffigurante Le cabanon de Jourdan, rubati e rinvenuti nel giro di pochi mesi nel 1998.

 Nella terza ed ultima sezione è esposto il Ritratto di Gentildonna (noto anche come La muta) di Raffaello sottratto ad Urbino nel 1975 e recuperato l’anno successivo dai Carabinieri che intavolarono una finta trattativa con i ladri ritrovando il quadro in Svizzera dove era pronto per essere venduto.

 Queste sono solo alcune delle numerose opere esposte nel percorso che si conclude con la proiezione video che, in italiano ed inglese, presenta l’attività del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri, che ha sede in piazza S. Ignazio a Roma ed opera dal 1969, quando nacque, con 12 dislocamenti sul territorio nazionale più uno in Sicilia. È interessante evidenziare come il Nucleo si configuri come una vera e propria “eccellenza” italiana le cui conoscenze sono esportate all’estero grazie ad attività seminariali e di insegnamento portate avanti dai membri dell’Arma presso le polizie di paesi numerosi stranieri.

 A conclusione della mostra si esce con l’idea che sono state raccolte all’interno dello splendido scenario di Castel Sant’Angelo, una serie di opere che, come membri di una famiglia, tornano a casa dopo una più o meno lunga assenza.

Informazioni: L’Arma per l’Arte. Opere recuperate in 40 anni di attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Antologia di Meraviglie. Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, 23 settembre 2009 -  30 gennaio 2010 e prorogata fino al 7 settembre 2010.
Catalogo Sillabe.
Sito internet del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico: https://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/Tutela/Patrimonio+Culturale/Articolazione/01_TPC.htm

Castel Sant’Angelo, l’Arma per l’Arte

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