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Casal Bertone Casal Bertone / Via Ettore Fieramosca

Casal Bertone, i campetti di via Ettore Fieramosca potrebbero essere (finalmente) acquisiti al patrimonio

Nella zona è stato trovato di recente lo scheletro di una donna

I campi sportivi di via Ettore Fieramosca a Casalbertone sono uno dei simboli del degrado di Roma. Ettari ed ettari destinati allo sport, tanti soldi spesi e gettati, finora, dalla finestra. La situazione, però potrebbe cambiare e questa sembra essere la volta buona dopo anni di vani tentativi. La prossima settimana, il consigliere capitolino di Azione e vice presidente della commissione sport Dario Nanni presenterà una mozione per trasformare la zona in un’area a “vocazione sportiva”. Potrebbe sembrare un atto squisitamente burocratico ma servirà per accelerare l’iter di acquisizione al patrimonio comunale, visto che il centro è di proprietà di Rfi, per poi predisporre un bando pubblico per la sua gestione finale.

I campi sportivi di via Ettore Fieramosca

L’ultimo fatto di cronaca che riguarda la zona di via Ettore Fieramosca è quello legato al ritrovamento dello scheletro di una donna, durante un’operazione di bonifica. Un fatto che, già da solo, basta per far capire lo stato ed il livello di abbandono dell’area. Periodicamente, l’ultima volta grazie ad un’inchiesta portata avanti da Dossier di RomaToday, vengono effettuate delle pulizie straordinarie ma, puntualmente, dopo poco tempo l’area ricade nell’abbandono più totale. Il campo sportivo è stato completato addirittura nel 2012 salvo poi essere lasciato al degrado e alla furia dei vandali.

Ricordiamo che nel 2000 Rete Ferroviaria Italiana avviava i lavori di cantierizzazione in vista della costruzione della linea ad alta velocità Roma – Napoli. L’azienda dei trasporti, per realizzare l’infrastruttura, avrebbe dovuto costruire opere utili al quartiere di Casal Bertone per compensare l’impatto ambientale. Il risultato, ad oggi, è una zona in stato di completo abbandono. Il 5 aprile del 2022  veniva approvata, all’unanimità dall’assemblea capitolina, una mozione con la quale si impegnavano il sindaco e la giunta ad acquisire al patrimonio di Roma l’impianto sportivo, preparando contestualmente un bando per darlo in affidamento. Il sindaco aveva promesso che sarebbe stato fatto tutto nel giro più o meno di un mese. Dopo più di un anno, però, il campo non figura ancora nel patrimonio di Roma.

Vocazione sportiva

“Finalmente, dopo anni di battaglie fatte in prima persona, si inizia a vedere la luce nella vicenda dei campetti di Casalbertone” ha scritto in una nota il consigliere Dario Nanni. “La soddisfazione per l'inizio dei lavori di ripristino e di riqualificazione è limitata dal fatto che però dovranno essere effettuati degli interventi per garantire la gestione e la sicurezza di quell'impianto. Campi da tennis e da calcio senza spogliatoi, locali si servizio e chi li gestisca quotidianamente, rischiano di venire nuovamente danneggiati e condannati al degrado. Per evitare che diventino terre di nessuno è necessario, innanzitutto, che l’area venga riconosciuta a vocazione sportiva (e non semplice area verde) e che venga messe a bando pubblico, affinché la gestione venga affidata ad associazioni sportive che ne garantiscano, pulizia, sicurezza e attività”. Nei prossimi giorni, Nanni presenterà una mozione affinché venga riconosciuta la vocazione sportiva dell’area.

“Come ha proposto il consigliere Dario Nanni – ha scritto in una nota il consigliere capitolino Ferdinando Bonessio, presidente della commissione sport - Roma Capitale deve scongiurare assolutamente il rischio che si possa verificare un vuoto di sorveglianza, vigilanza e gestione e dunque il ripetersi di atti di vandalismo, di teppismo e di occupazioni indebite come accaduto nel passato. L’amministrazione, anche attraverso il Municipio IV, vuole predisporre tutte le procedure previste dal regolamento degli impianti sportivi affinché si arrivi a una gestione che renda l’impianto pienamente fruibile da parte dei cittadini”.

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