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Renzi passa alle cattive maniere: "Marino così non può continuare". Poi la smentita

Un retroscena del Corriere riporta frasi di 'Renzi ai suoi' con le quali di fatto il sindaco Marino viene messo alla porta. In mattinata l'immediata smentita. Il Premier però è determinato a risolvere la questione Campidoglio

"Il sindaco Marino così non può continuare". Lo avrebbe detto 'Renzi ai suoi' prima del vertice sulla Grecia. A riportarlo Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera. Un articolo che di fatto demolisce ogni tentativo del chirurgo genovese di restare in sella. Si parla di una partita (quella romana) che il premier vuole assolutamente vincere, di un colloquio con Orfini per convincere Marino a defilarsi con le buone, di una città di Roma che non può permettersi di restare in mezzo al guado. Il tutto sorretto dall'artificio giornalistico del 'Renzi ai suoi'.

Chi segue Renzi sa che dietro 'Renzi ai suoi' c'è una modalità usata dallo staff dell'ex sindaco di Firenze per far venire fuori cose che lui in realtà non può dire in maniera diretta. I famosi retroscena, che nella narrazione renziana rivestono un ruolo centrale, che servono a dettare l'agenda politica della giornata o della settimana. A titolone in prima pagina sul Corriere fatto questa mattina, è giunta la smentita di palazzo Chigi: "Su alcuni quotidiani oggi vengono attribuiti al Presidente del Consiglio 'virgolettati' e valutazioni su Roma e sul sindaco Marino che Renzi non ha mai pronunciato".

Fuori dalle smentite, il pressing renziano è però nei fatti e la sempre maggiore precarietà di Marino pure. In una settimana si è passati da "non starei tranquillo", alle dichiarazioni di Boschi, Serracchiani e Madia, fino alle dimissioni del fedelissimo Improta. Tutti avvisi recapitati al sindaco di riaggiustare la giunta, di mettere mano alla squadra, di farsi dare una mano. In mezzo Renzi ha trovato come alleato quel Francesco Rutelli che ieri e anche oggi in un'intervista ha chiesto a Marino di rafforzare la squadra. Quel Rutelli dal cui gruppo di fedelissimi Marino, secondo i rumors, dovrebbe  attingere i sostituti tanto di Improta quanto della Scozzese. In particolare si fanno i nomi di Tocci, per la mobilità, e della Lanzillotta per il bilancio.

Nella comunicazione renziana quanto accaduto oggi inaugura una nuova fase, un aumento del pressing che più o meno suona così: "Non hai voluto aggiustare la squadra con le buone? Ora sono problemi tuoi". Fuori dal 'Renzi ai suoi' la strategia si sostanzia nel congelamento dei soldi per il Giubileo. Questa settimana nessun decreto è infatti in agenda, non un euro sarà messo a disposizione della città. E ancora, sempre in ottica Giubileo, in settimana dovrebbe arrivare la nomina di Gabrielli a coordinatore della cabina di regia. Al sindaco Marino le briciole più indigeste, mobilità e trasporti. E sempre legata all'anno santo c'è la partita fondi. Senza soldi dal Governo il piano B di Marino è quello di sforare il patto di stabilità. L'assessore Scozzese però ha fatto sapere di non essere disponibile e quindi o ci si attiene ai soldi che ci sono, senza sforare patti, o la Scozzese seguirà Improta, responsabile della mobilità che ieri ha annunciato le sue dimissioni e oggi su Repubblica è protagonista di un pezzo dal titolo "Lui (Marino) va a sbattere, io scendo prima".

In particolare nel pezzo si racconta del tentativo di Marino di convincere Improta a restare in una "squadra bellissima" anche alla luce del grande successo della festa dell'Unità. Una telefonata, quella del sindaco che avrebbe trovato il dimissionario Improta freddo nel rispondere con un "contento tu". Anche qui le smentite la fanno da padrone: Improta infatti ha fatto sapere di non aver mai espresso quei giudizi.

Nella giornata di oggi Marino è atteso a Garbatella alla festa di Sel. Al suo fianco il vice sindaco Nieri. La risposta alla nuova uscita renziana potrebbe giungere stasera.

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