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Dall'Estate Romana ai canili, Campidoglio assediato: quattro sit-in in un pomeriggio

Diverse le proteste che si sono concentrate sotto al Marco Aurelio durante i lavori dell'Aula: oltre agli operatori della cultura e ai dipendenti dei canili, precari storici e Multiservizi

È un Campidoglio sotto assedio quello si è presentato ieri alla ripresa dei lavori del Consiglio comunale. Mentre un altro violento acquazzone metteva in ginocchio per la terza volta in altrettanti giorni la Capitale, sfidando il maltempo quattro diverse vertenze si sono concentrate sotto alla statua del Marco Aurelio per protestare contro l'amministrazione capitolina. Dai lavoratori di Roma Multiservizi che hanno chiesto garanzie occupazionali nel passaggio dell'appalto e nel processo di vendita del 51% di quote attualmente nelle mani dell'Ama agli operatori della cultura partecipanti del bando per l'Estate Romana che non vedono “alcun tipo di politica culturale organica in questa città”. E ancora i lavoratori dei canili comunali e delle associazioni animaliste contro la delibera di giunta soprannominata 'ammazzacanili'. Il loro disappunto è stato rappresentato in Aula Giulio Cesare da due mozioni, per i primi a firma di diversi esponenti della maggioranza con la richiesta di “stanziare fondi aggiuntivi”, i secondo un'altra mozione, approvata, che chiede il ritiro della delibera. Infine un gruppo di precari storici per ottenere garanzie sulla loro stabilizzazione al termine della scadenza del contratto il 28 giugno.

MULTISERVIZI - “Caro Papa prega per noi”. Con una lettera destinata al Santo Padre tra le mani i lavoratori di Roma Multiservizi sono tornati a far sentire la loro voce fuori da Palazzo Senatorio. Nel mirino la decisione del Campidoglio di vendere le proprie quote di partecipazione affidando di fatto l'appalto ad un'altra ditta. Si legge nella lettera: “Santo Padre le scrivo per renderla a conoscenza di un problema che interessa 3.800 famiglie, molte delle quali cristiane e devote al Signore: sono gli operai della Roma Multiservizi i quali non chiedono altro che un posto di lavoro”.

LAVORATORI CANILI - “Fermiamo i due Marino” invece lo slogan dei dipendenti dei canili pubblici che ieri hanno protestato sotto la pioggia. Il riferimento è al sindaco Ignazio Marino e al suo assessore omonimo, quello all'Ambiente, Estella Marino. Motivo della protesta: la delibera 148 che, spiega un portavoce “di fatto sancisce la privatizzazione del settore e la deportazione di 400 tra cani e gatti dalle strutture pubbliche a quelle private e il licenziamento di oltre 100 lavoratori”. Nel frattempo il Consiglio l'approvazione, con 30 voti favorevoli e nessun contrario, della mozione che ne ha chiesto il ritiro.

ESTATE ROMANA – Non sono mancati gli operatori della cultura in piazza per protestare contro il bando dell'Estate Romana e per chiedere all'amministrazione capitolina diverse politiche culturali. “Con la pubblicazione delle graduatorie dei bandi comunali relativi alle manifestazioni storiche” denunciano “l'amministrazione ha dato un colpo di grazia alle residue speranze di avere una politica culturale organica e coerente”.

PRECARI STORICI – Per l'ennesima volta in piazza, i 147 precari storici organizzati nel comitato Determinati di Roma Capitale sono scesi in piazza per ottenere certezze in merito alla loro stabilizzazione. “Non accetteremo un'ulteriore proroga” hanno spiegato. A fine giornata l'assicurazione è arrivata. Ha spiegato il vicesindaco Luigi Nieri con delega al Personale: “Una volta scaduto il contratto saranno dipendenti a tempo indeterminato di questa amministrazione”.

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