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Caso Ruberti, Casu (Pd): "Non siamo il partito di Suburra ma la più grande comunità politica di Roma"

Il segretario romano e deputato uscente reagisce alle critiche piovute sul partito dopo il caso che ha coinvolto l'ex braccio destro di Gualtieri, la consigliera regionale Sara Battisti e l'ex candidato Francesco De Angelis

"Non siamo il partito di Suburra". Andrea Casu, deputato uscente (ricandidato) e segretario a Roma, non ci sta e respinge le accuse piovute sul Pd locale dopo il caso che ha visto coinvolto Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco Gualtieri. Nonostante la ricostruzione fatta da Ruberti, dalla compagna e consigliera regionale Sara Battisti e dall'ex eurodeputato Francesco De Angelis, tutti coinvolti nella lite avvenuta a giugno fuori da un ristorante di Frosinone, in molti hanno tirato in ballo la guerra tra correnti interne al partito e i dissapori per la composizione delle liste che correranno alle elezioni del 25 settembre.

"Non permetteremo a un singolo fatto locale, avvenuto a Frosinone dopo una cena privata - scrive in una nota Casu - , di trasformarsi in un giudizio politico su tutti noi e sul lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo. Noi non siamo il Partito di Suburra. Noi Suburra la combattiamo a viso aperto, ogni giorno". Il parlamentare, segretario del Pd Roma dal giugno 2017, i retroscena non piacciono: "Ci raccontano per quello che non siamo - accusa - e noi continueremo a rispondere combattendo nella scena, perché il futuro della Capitale è il futuro del Paese". 

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Secondo il 41enne, tra i fondatori dei Giovani Democratici, il Pd romano "ha compiuto un lungo percorso collettivo  - racconta - che ci ha portato a trovare, proprio negli anni difficilissimi della lotta al virus, l'unità e la determinazione che ci ha consentito insieme a Roberto Gualtieri di vincere le amministrative 2021 e portare in Campidoglio e nei municipi una nuova generazione politica che oggi lavora pancia a terra per risolvere i problemi della città al fianco del Sindaco, della Giunta, dei nostri presidenti e delle due donne che abbiamo scelto unitariamente per guidare il gruppo Pd e presiedere l'Aula".

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Nonostante le lamentele della senatrice Monica Cirinnà e della deputata Patrizia Prestipino, entrambe candidate alle politiche 2022 in collegi uninominali difficili e senza "paracadute" (cioè senza una doppia candidatura anche nei listini plurinominali), per Casu quello che c'è a Roma e nel Pd è un clima sereno. "Abbiamo organizzato il più lungo e importante evento politico dell'estate - ricorda - con oltre 60 iniziative e 300 interventi in 24 giorni. Abbiamo inaugurato la prima casa dei volonari a Portonaccio. Siamo la più grande e radicata comunità politica della città, con 7.300 militanti". 

"Ho rispetto per le opinioni di tutti - conclude Casu - considero ogni critica una spinta a migliorare, non ho mai risposto al fuoco amico e non comincerò oggi".

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