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Domenica, 28 Aprile 2024
Parioli Africano / Via di Villa Chigi

A maggio (forse) inizierà il terzo restyling in 10 anni di Villa Chigi: ecco i dettagli del progetto

La relazione tecnica è arrivata nella commissione municipale competente. Previsto il taglio di 33 piante tra morte e malate, di cui 29 lecci

I lavori sarebbero dovuti iniziare a ottobre 2022, come annunciato nel mese di maggio scorso. Rallentamenti burocratici per l'ottenimento del mutuo da parte di Roma Capitale hanno fatto slittare i tempi, allungandoli di circa 7 mesi. La riqualificazione di Villa Chigi, la terza in 9 anni, dovrebbe iniziare a maggio (a un anno esatto dall'annuncio) e in questi giorni la relazione tecnica è arrivata in II municipio. 

Gli interventi sul manto erboso

L'obiettivo del progetto di restyling è "costruire un ambiente consapevole", che tuteli lo stato di benessere fisico e mentale di chi frequenta la villa. La volontà degli architetti è "creare un sito che attiri varie tipologie di fruitori anche staccandoli per un attimo dalla vita frenetica giornaliera sempre caratterizzata da strumenti informatici e frenesia". Andando a scorrere la relazione, ora al vaglio del II municipio, si nota un intervento particolarmente intenso sulle aree prato e sui vialetti. Le prime, infatti, sono la principale superficie del parco: "Si opererà con un intervento di rigenerazione dei tappeti erbosi con mezzi meccanici - si legge - , sarà quindi effettuata la semina meccanica con miscuglio apposito per rigenerazione prati con minimo 30 gr/mq di seme e successiva prima irrigazione. Tale intervento sarà realizzato nelle aree maggiormente danneggiate, ovvero in prossimità dell’ingresso di Via Valnerina, nei pressi del grande olmo isolato e in corrispondenza dei camminamenti e dei tracciati da chiudere e ripristinare".

Potature e abbattimenti: via 33 alberi, tutti verranno sostituiti

Per quanto riguarda i vialetti, gli interventi saranno sui lecci che li delimitano con potature e abbattimento di 11 esemplari "in precarie condizioni fitosanitarie - annunciano i tecnici - oltre all’impianto di 8 piante di leccio in sostituzione di preesistenti ceppaie derivate da pregressi abbattimenti. Saranno inoltre da estirpare o fresare fino a una profondità di 30 cm sotto il livello del terreno, ulteriori 12 ceppaie o monconi alti di piante di leccio. Tali interventi permetteranno di mantenere l’aspetto paesaggistico ed il valore storico - architettonico dei viali nella loro interezza".  Nel complesso, gli interventi sul verde prevedono l'abbattimento di 33 piante, di cui 19 lecci, 6 ailanti, 1 ginko biloba, 1 lillà, 1 alloro, 4 ciliegi da fiore e 1 bagolari, l'estirpazione di 34 ceppaie, l'impianto di 29 lecci in sostituzione di esemplari morti o con problemi fitosanitari o mancanti, 8 nuovi ciliegi da fiore, la realizzazione di una siepe in lillà e due nuovi lillà in sostituzione di quelle da abbattere. 

villa chigi mappa interventi

Una nuova area di socializzazione

Tra gli interventi principali e più attesi dalla cittadinanza c'è la nuova area ludica, che per il Comune dovrà essere una vera e propria area di "socializzazione per la cittadinanza", con l'inserimento di giochi per fruitori di varie età, tavoli da ping-pong, area fitness e un'area inclusiva dedicata ai più piccoli, oltre ad un percorso musicale all'aperto. Gli operai ripristineranno la piazzetta centrale con aiuola e nuove sedute, verrà realizzato un percorso di collegamento con il sentiero principale e riqualificata e messa in sicurezza la rampa esistente all'ingresso del parco Don Baldoni, con nuova pavimentazione e una staccionata in legno di castagno scortecciato. 

Ampliamento della scalinata Belvedere

Infine, si segnala la volontà di ampliare le dimensioni della scalinata che oggi si presenta di dimensioni troppo ridotte e termina con un piccolo cancello pedonale affiancato da due muretti. Il restyling permetterà la demolizione dei muretti con l'apertura terminale della scala, l'inserimento di una recinzione metallica complementare a quella esistente e sostituzione dei muretti, una nuova pavimentazione. In tal modo, l'intervento permetterà anche un migliore deflusso delle acque piovane. 

Il degrado di Villa Chigi

Anche nella relazione tecnica arrivata sul tavolo dei consiglieri e delle consigliere del II municipio, i progettisti fanno emergere criticità da affrontare: l'attuale frazionamento della proprietà in due parti separate, villa e giardino, che "costituisce un elemento di lacerazione nella percezione dell’unicità della villa", ma anche la presenza di alcuni fabbricati localizzati a nord "che alterano la percezione del complesso del parco". Ma questo è il meno: "Tra le principali criticità - spiega il team guidato dall'architetto Anna Maria Batti - si evincono situazioni di degrado, sicuramente aggravate dalla mancanza di interventi manutentivi e pertanto alcune zone del parco sono oggi in stato di abbandono e pertanto poco sicure per i fruitori. Il parco è privo di funzionalità attrattive, anche l’ex- area giochi è ormai in disuso e in stato di totale abbandono, la maggior parte dei percorsi presenta irregolarità e discontinuità". Tra le altre cose, i danni fatti dalla cocciniglia ai pini nella villa devono essere ancora recuperati: "Le aree verdi necessitano di interventi di manutenzione straordinaria - sottolineano i professionisti nella relazione - per la rimozione degli esemplari morti e ceppaie che risultano pericolosi. Si rilevano discontinuità e ammaloramenti per gli elementi lapidei, come i cordoli delle aiuole, muretti perimetrali, sedute in pietra, diverse aree necessitano di interventi di ingegneria naturalistica per la costipazione e modellazione dei terreni scoscesi e ci sono evidenti fenomeni di degrado anche per gli impianti di illuminazione e irrigazione".  Insomma, un disastro. Nonostante un intervento nel 2004 e uno nel 2012. Adesso, Roma Capitale dovrebbe riuscire a dare un nuovo volto alla storica villa di Roma nord, da un lato riconsegnandola completamente alla cittadinanza, dall'altra regalandole un nuovo aspetto che renda giustizia alle sue origini per aprirla anche alla frequentazione di chi romano non è. 

La storia della Villa dall'800 a oggi

Villa Chigi si trova fuori Porta Salaria e il suo ingresso monumentale dà su quella che oggi è piazza Vescovio, nel quartiere Trieste-Salario. Il complesso è stato realizzato nella seconda metà del Diciottesimo secolo ed era una residenza di campagna, abitata dal cardinale Flavio Chigi, che acquistò i terreni dall'avvocato Vincenzo Pucci. Dopo alterne vicende, a fine Ottocento Mario Chigi cedette la proprietà a Nicola Biacossi, ma subito dopo Ludovico Chigi riacquisì la villa che rimase in famiglia anche grazie al fratello Francesco che nel 1921 pagò il restauro del giardino coinvolgendo due architetti americani, Lui Rosemberg e Norman Newton. Si arriva poi ai giorni nostri, con la realizzazione di alcuni edifici bassi all'interno del perimetro - tra questi una scuola e altre zone residenziali - e una generale situazione di degrado e abbandono ciclicamente denunciata da residenti e comitati di zona. 

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