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Domenica, 28 Aprile 2024
Quarticciolo / Quarticciolo / Via Cerignola, 4

Sgombero al Quarticciolo, rabbia degli attivisti: "Alle nostre richieste rispondono con la forza"

Il comitato di quartiere aveva organizzato, il giorno prima dello sgombero, una manifestazione sulle problematiche del territorio. Il municipio V: "Al lavoro per tutelare le famiglie coinvolte"

“Con la scusa di effettuare operazioni per il ripristino della legalità, si colpisce l’emergenza abitativa”. Così Pietro, attivista del comitato di quartiere Quarticciolo commenta le operazioni di sgombero di tre appartamenti Ater in via Cerignola, dove vivevano tre nuclei familiari. “Ieri (27 marzo, ndr) abbiamo organizzato una protesta per chiedere ad Ater di intervenire sulle sanatorie e per il completamento delle palazzine di via Ugento – continua  – e questo intervento muscolare è stata l’unica risposta che abbiamo avuto alle nostre richieste”. 

Il racconto dello sgombero

Stando a quanto riferisce l'attivista, una delle occupanti, una donna sola con due figli di cui un minore, sarebbe stata ferita durante le operazioni di sgombero: “Ha 20 giorni di prognosi” spiega. Durante le operazioni, mentre era in corso un presidio in solidarietà con le persone allontanate dalle abitazioni, ci sono stati alcuni minuti di tensione. Gli attivisti denunciano in particolare di essere stati “caricati” più volte. Ma a fare più rabbia, spiegano dal comitato, è il fatto che “si sia scelto di rispondere alle richieste dei residenti con un intervento muscolare ai danni di famiglie che, in alcuni casi, vivevano in quegli appartamenti da più di 30 anni e avevano presentato più volte la richiesta di sanatoria. Una strategia miope, che non porta da nessuna parte. Se non si risponde in modo adeguato all’emergenza abitativa è inevitabile che le occupazioni avvengano e continuino ad avvenire”. Sul posto erano presenti anche gli attivisti dell’associazione Nonna Roma: “La scena è stata aberrante – spiega Alberto Campailla - si sono ritrovate per strada una donna in gravidanza e una donna con due figli”. Per discutere di quanto accaduto, e delle tante problematiche che interessano il Quarticciolo, è stata indetta un’assemblea alle 19, in Ugento 30, dove si discuterà anche delle future azioni da intraprendere. 

La situazione delle famiglie sgomberate

Sul luogo dello sgombero è arrivato anche il minisindaco Mauro Caliste. Dal municipio V fanno sapere che due delle tre famiglie coinvolte hanno già trovato una sistemazione, ne rimane una formata da mamma con un bambino piccolo e uno di 21 anni che non hanno accettato la sistemazione proposta per non dividersi, essendo il ragazzo maggiorenne. Il municipio e il Comune si stanno impegnando per trovare una nuova soluzione abitativa “che possa far restare insieme la famiglia – spiega Caliste, che ha insistito sull’importanza di tenere uniti i nuclei familiari -. In questi anni come municipio abbiamo cercato di dare una risposta immediata all'emergenza freddo e abitativa istituendo il Centro Padre Claudio Santoro aperto 24 ore su 24”. 

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