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TVA, il Campidoglio difende la tramvia: “Nessuna sovrapposizione con metro C”

Le vibrazioni, i lavori che rischiano di sommarsi ai cantieri del Giubileo e della metro C: i dubbi sulla tramvia e le risposte del Campidoglio

L’opera s’ha da fare. L’amministrazione cittadina non è intenzionata a compiere nessun passo indietro nella realizzazione della linea tramviaria Termini Vaticano Aurelio. E lo ha ribadito a chiare lettere nel corso di una commissione congiunta, appositamente convocata.

La seduta, che ha visto partecipare i rappresentanti di categoria preoccupati dalla realizzazione dell’infrastruttura, è stata utile per mettere sul tavolo quelli che sono i principali elementi di inquietudine che l’opera suscita in chi vive e lavora lungo il suo tracciato. E’ infatti solo il primo lotto, che parte da Termini e passando per via Nazionale raggiunge piazza Venezia, quello su cui si è concentrata la discussione. Perché è quello il tratto che è andato a gara e che dovrebbe entrare in funzione per il 2025.

Le vibrazioni

Quali sono le criticità che si teme la linea tramviaria possa arrecare? Intanto le vibrazioni. Queste ultime, come sottolineato dall’avvocato Nicastro, che cura gli interessi dell’Associazione per la tutela e la valorizzazione di via Nazionale, “arrivano nel sottosuolo e così facendo vanno ad incidere sugli immobili limitrofi in maniera pressante”, sicuramente di più di quanto non faccia il passaggio di un autobus, è stato sottolineato, e questo provoca “uno svilimento del valore immobiliare”. 

La richiesta di rimandare i lavori 

C’è anche chi ha sottolineato un altro tipo di timore: quello di veder trasformare il centro, dato l’approssimarsi anche dell’appuntamento giubilare, in un cantiere a cielo aperto. E’ questa in sostanza l’obiezione che è stata mossa da Confcommercio che, considerando anche le conseguenze sulla viabilità nel tratto tra via IV Novembre e via Nazionale, “che avranno ripercussioni non solo per i commercianti, ma per tutti i romani”, ha chiesto “un rinvio dell’opera, per farla iniziare alla fine del 2025, visto che non serve al Giubileo”.

La difesa del Campidoglio

Altro aspetto che da più parti è stato sottolineato, è quello che riguarda una sovrapposizione del tracciato della linea C con quello della tranvia, considerata nella sua interezza, da Termini all’Aurelio. Al riguardo l’assessore Patanè ha spiegato che “La supposta sovrapposizione della Tva con la linea C nella tratta Venezia-Chiesa Nuova, dal 2032 non esiste. Tram e metro hanno funzioni diverse, la metropolitana con stazioni ogni 500 metri e i tram con fermate molto più ravvicinate. Inoltre, dopo ponte Vittorio il tram Tva gira verso l'Aurelio mentre la metro C va verso Ottaviano e Clodio”.

Una linea tramviaria che riqualifica il territorio

Il Campidoglio difende la tramvia che era una delle opere più importanti del piano urbano della mobilità sostenibile. “ La Tva porterà una riqualificazione di via Nazionale, via del Plebiscito e corso Vittorio. Abbiamo dato un mandato all’Università La Sapienza per uno studio in tal senso che si focalizzerà su risistemazione degli assi interessati, con materiali compatibili, nuove alberature, fontane, l'ampliamento dei marciapiedi in alcuni casi, e pedonalizzazioni in altri. L'idea è di trasformare quella che oggi è un'idea progettuale in una progettualità tecnico-economica. Il nostro obiettivo è far rinascere questi assi per farli trasformare in salotti della città".
 
E per quanto riguarda le sovrapposizioni con altri cantieri? “Stiamo cercando di anticipare i lavori per toglierli durante il periodo giubilare- ha dichiarato Maria Lucia Conti, commissaria alla linea C e alle nuove tramvie - Invitalia sta facendo le sue valutazioni sulla gara e contiamo, per fine ottobre, di arrivare all'aggiudicatario. In quel momento cominceremo a raccogliere tutti i suggerimenti per poterli trasferire al progettista e individuare quindi le soluzioni condivise”.

Tramvie in tutta Europa

A sostegno della TVA anche il presidente della commissione PNRR Giovanni Caudo. “ Roma oggi ha un piano complessivo sul trasporto che costruisce una logica di rete” ha ricordato l’ex assessore all’urbanistica di Ignazio Marino, riferendosi al Pums. Per quanto riguarda il tracciato, “in tutta Europa - ha sottolineato Caudo - i tram passano dentro centri storici e zone Unesco. In tutte le aree dove si inseriscono i tram poi cambia tutto lo spazio pubblico. Ed infatti anche la Tva cambierà lo spazio della strada che oggi è invivibile, con un autobus ogni 3 minuti e dove si rischia di essere investiti dalle auto che passano a grande velocità. Roma oggi ha un piano complessivo sul trasporto che costruisce una logica di rete”.
 

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