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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Intervista | Gianluca Lanzi al giro di boa: "Abbiamo inaugurato scuole e aree giochi. Ma abbiamo ancora del lavoro da fare"

Il minisindaco del municipio XI racconta i risultati raggiunti nei primi due anni e mezzi di mandato e quelli che mira a conseguire per la fine della consiliatura. E sul decentramento amministrativo ammette: "è una vera urgenza"

È arrivato al classico “giro di boa” il presidente del municipio XI Gianluca Lanzi. Due anni e mezzo alla guida del territorio degli Arvali che ha deciso di raccontare in esclusiva a Romatoday, alla vigilia di un incontro di “metà mandato” organizzato al Teatro India. 

Presidente, qual è l’intervento partito in questi 2 anni e mezzo che le sta dando più soddisfazione e perché sceglie proprio quello?

Le soddisfazioni sono più di una: l’apertura del Parco Tevere Marconi che, aggiungendosi al Parco Tevere Magliana, fa dell’undicesimo l’unico municipio a Roma dotato di due parchi fluviali gestiti direttamente; l’organizzazione di “Memoranda”, il viaggio della memoria destinato ai nostri studenti, giunto quest’anno alla terza edizione; la riapertura della scuola “Mazzacurati” a Corviale dopo quasi 10 anni di lavori; l’acquisizione delle opere di urbanizzazione di due piani di zona che consente al Municipio di occuparsi finalmente della manutenzione di strade, marciapiedi, aree giochi a Muratella e a Ponte Galeria; la realizzazione della “Casa di Giordano”, dove, grazie al recupero e al riutilizzo di un bene confiscato alla criminalità organizzata, presto saranno accolte gratuitamente le famiglie che vengono a Roma per sottoporre a visite e terapie i propri figli.

Lei aveva scritto, in occasione delle elezioni, un programma elettorale molto ricco. Quale impegno, tra quelli non ancora realizzati, promette di portare a compimento nell’arco del mandato?

Il recupero dei locali dell’ex “Campari” a via Oderisi da Gubbio, un immobile del Municipio rimasto chiuso e inutilizzato per moltissimo tempo. In questi primi due anni e mezzo di mandato abbiamo ripreso e concluso i lavori progettati addirittura nel 2016 e abbiamo ottenuto un ulteriore finanziamento per terminare la riqualificazione e la rifunzionalizzazione degli spazi. Li nascerà un centro civico e culturale, con aule studio e sala conferenze.

Sappiamo che i municipi sono storicamente in difficoltà nell’amministrare territori popolosi come capoluoghi di provincia. Sul piano del personale a disposizione, ci sono delle criticità che vuole segnalare?

Partiamo da una considerazione generale: l’attuale numero di dipendenti capitolini è insufficiente e tutta l’amministrazione capitolina è in sofferenza. Questa è la diretta conseguenza del decennale blocco del turnover nel pubblico impiego. Grazie alla Giunta Gualtieri si sta invertendo la rotta e c’è stato un graduale incremento del personale assegnato ai municipi. Nonostante questo, secondo i dati elaborati dal Dipartimento organizzazione e risorse umane di Roma Capitale, il numero di dipendenti assegnato al Municipio XI è ancora inferiore al numero di personale adeguato alle funzioni svolte dagli uffici.

A proposito di abitanti…nel quartiere più popoloso, Marconi, c’è lo scheletro dell’ex Città del Gusto. È stata dissequestrata da pochi giorni…cosa ci vanno lì altri appartamenti o servizi?

La notizia del dissequestro è recentissima e al momento non è chiaro quali saranno gli sviluppi. Di interventi di queste dimensioni non si occupa il Municipio, ma il Dipartimento pianificazione e attuazione urbanistica di Roma Capitale con cui ovviamente avvieremo una interlocuzione per sapere se la proprietà privata ha già comunicato le proprie intenzioni, i propri progetti per il recupero di quell’area. Dopo anni di abbandono, molti cittadini vogliono conoscere il futuro dell’ex Città del Gusto.

Se il municipio potesse dire la sua, cosa auspica trovi spazio lì (nell’ex Città del Gusto)?

Diremmo che non si possono costruire sempre e solo appartamenti. Nell’ex Città del Gusto c’erano diversi servizi: cinema multisala, ASL, supermercato, ecc.. Chiederemo di restituire al quartiere almeno una parte di quei servizi e nuove opportunità.

Lei amministra un territorio molto diversificato, dove coesistono quartieri molto diversi tra loro. Immagino siano come dei figli per un presidente, ma dovendo scegliere, qual è quello che ritiene necessiti di maggiori attenzioni?

È una scelta impossibile! Ogni quartiere ha le proprie caratteristiche, i propri bisogni e, di conseguenza, necessita di interventi specifici diversi da quelli previsti per un altro quartiere. Tenere uno sguardo di insieme e perseguire molteplici obiettivi specifici è, al tempo stesso, la difficoltà più grande e la sfida più ambiziosa per un presidente di municipio.

Prima abbiamo parlato del personale a disposizione dei municipi. Lei fa parte dell’Osservatorio sul decentramento comunale…quant’ è urgente attuarlo e crede che gli effetti si vedranno in questo mandato?

Dal mio punto di vista è una vera e propria urgenza, ma facciamo un passo indietro. Il regolamento del decentramento amministrativo ha compiuto da pochi giorni 25 anni (è entrato in vigore l’1 aprile 1999) e in tutti questi anni ha subito solo tre piccole modifiche. Nessuna amministrazione aveva tentato finora di proporre una riforma omogenea di questo importante regolamento. In questa consiliatura invece lo stiamo facendo. L’Osservatorio di cui faccio parte ha terminato il proprio lavoro approvando il testo del nuovo regolamento del decentramento amministrativo. Questo passo fondamentale rappresenta però solo l’inizio del percorso. Ora la bozza approvata è all’esame della Consulta dei Presidenti (composta dal Sindaco e da tutti i presidenti di municipio) e successivamente affronterà il consueto iter: approvazione in Giunta capitolina, espressione dei pareri nei municipi e nelle commissioni capitoline, discussione e approvazione finale in Assemblea capitolina. Mi auguro si faccia presto in modo tale da poter misurare gli effetti del nuovo regolamento già in questa consiliatura.

Sappiamo che ha organizzato un appuntamento al Teatro India per raccontare i primi due anni e mezzo di mandato. Non è una cosa usuale, cosa andrà a raccontare ai residenti del municipio XI?

Abbiamo scelto di restituire ai cittadini i risultati fin qui raggiunti, di raccogliere e sistematizzare in una pubblicazione e attraverso l’organizzazione di una iniziativa pubblica. Si terrà lunedì 15 aprile alle 18.00 al Teatro India (per partecipare è necessaria la prenotazione). Parleremo delle scelte di fondo, delle linee di indirizzo e delle principali azioni che hanno caratterizzato i primi due anni e mezzo della consiliatura. Non si tratta di un diario o di un bilancio, ma di un racconto di metà mandato. Un racconto che va oltre il programma elettorale, perché, negli oltre 900 giorni trascorsi finora, il cammino del Municipio Roma XI, come il corso di un fiume che al tempo stesso è arricchito e agitato dalle acque di un affluente, si è arricchito ed è stato agitato, animato, dalle storie che abbiamo incontrato.
 

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