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Cronaca

Omicidio Primavalle, al via il processo. I genitori di Michelle: "Assassino marcisca in carcere"

Il giovane imputato, è accusato di omicidio aggravato

Inizia oggi il processo con rito immediato per il 17enne che uccise a coltellate la coetanea Michelle Causo il 28 giugno del 2023, a Primavalle. Il corpo della ragazza minorenne venne trovato in un carrello abbandonato accanto ai rifiuti. Il suo assassino è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, l'occultamento e il vilipendio di cadavere.

Il tribunale per i minorenni ha disposto la perizia psichiatrica nei confronti del 17enne imputato. Il collegio di magistrati ha nominato lo psichiatra, professor Stefano Ferracuti, che dovrà redigere una perizia per verificare se il ragazzo, al momento del delitto, era sotto effetto di sostanze stupefacenti e quindi semi infermo di mente. Nella prossima udienza, il tribunale conferirà l'incarico al perito Ferracuti.  

La rabbia dei genitori

Daniela Bertoneri e Gianluca Causo, i genitori di Michelle, entrando al tribunale dei minori di Roma per l'udienza chiedono giustizia: "Ci aspettiamo una pena certa e severa per chi ha ammazzato nostra figlia, ci ha ammazzato tutti. Non è una questione di soldi, lui è un assassino viscerale, ha ammazzato una ragazza per poche decine di euro. Una morte così non si può accettare. Non so se ho più dolore o rabbia, mi deve guardare negli occhi e dire perché l'ha fatto - hanno aggiunto - Lo vogliono far passare per infermo mentale e invece su internet ha cercato come uccidere colpendo punti vitali".

"Deve marcire in carcere. Ha ucciso nostra figlia a 17 anni e non merita perdono. - hanno sottolineato - Ci auguriamo che venga condannato al massimo della pena, nonostante le leggi nel nostro Paese sono a suo favore. Dopo che ha ucciso Michelle ha gettato il suo corpo, come un sacco dei rifiuti". 

La ricostruzione

Il delitto si era consumato in un appartamento in via Dusmet. L'assassino, dopo averla pugnalata più volte, mise il cadavere di Michelle, dopo averlo avvolto in un lenzuolo e infilato in un sacco per i rifiuti, dentro un carrello della spesa e lo trasportò davanti alcuni cassonetti, poco distanti dal luogo del delitto.  

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Secondo il racconto del 17enne, fermato poco dopo dagli investigatori della Squadra Mobile, Michelle era entrata nell'appartamento per riscuotere un debito. In quel momento il coetaneo l'avrebbe accoltellata con un coltello da cucina. Durante il sopralluogo della polizia scientifica sulla scena del crimine, ancora insanguinata, venne trovata una pistola giocattolo.

Il debito che Michelle avrebbe dovuto riscuotere, ammontava a circa 60 euro. Le indagini svelarono inoltre, l'atroce particolare che la sera prima dell'omicidio, il 17enne aveva effettuato ricerche su Internet su quali fossero i punti vitali dove accoltellare. Durante l'autopsia venne fuori che Michelle venne uccisa con 23 pugnalate con una lama di 12 centimetri e rimase agonizzante almeno per 40 minuti. La famiglia della vittima è assistita dagli avvocati Antonio Nebuloso e Claudia Di Brigida.

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