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Cronaca

Alessia Sbal travolta e uccisa sul raccordo anulare, rinviato a giudizio il camionista: no al rito abbreviato

La mamma e la sorella della vittima, Tina e Ilaria, insieme con decine di amici, avevano chiesto chiarezza su quanto accaduto anche attraverso i social

Andrà a processo il camionista imputato nell'inchiesta per la morte di Alessia Sbal, la 42enne di Ciampino travolta e uccisa da un tir la sera del 4 dicembre 2022 sul grande raccordo Anulare, all'altezza dell'uscita Casalotti-Boccea. L'uomo, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato condizionato ma il gup non ha accolto la richiesta. Il processo è stato fissato a marzo.

La procura aveva disposto l'arresto del conducente del camion, già indagato per fuga e omissione di soccorso, dopo essere stato bloccato dagli agenti della polizia stradale che lo avevano rintracciato qualche chilometro più avanti. L'uomo è ora ai domiciliari per omicidio stradale.

La ricostruzione dell'incidente

Secondo quanto emerso, la Panda dell'estetista 42enne e il camion avevano avuto una leggera collisione. A quel punto Alessia avrebbe affiancato il mezzo pesante, costringendolo a fermarsi. I due avrebbero litigato sulla corsia di emergenza. Poi le chiamate al 112 con Alessia che chiede aiuto, mentre il camionista si allontana come dimostrano le telefonate fatte dalla vittima.

Il camionista però ripartì e travolse Alessia. Inoltre, nel suo corpo furono trovate tracce di cocaina, alcol e cannabinoidi. L'uomo ha sempre sostenuto che l'assunzione risalisse a molte ore prima e che dunque non guidasse in stato di alterazione. Ora la decisione del rinvio a giudizio con il processo che inizierà alla fine del mese di marzo. 

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