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VIDEO | Stop sgomberi e politica della casa: in centinaia al corteo tra le strade di San Basilio

La mobilitazione organizzata da Asia Usb, i movimenti per il diritto all'abitare e decine di realtà associative di Roma

Stop sfratti e sgomberi alla case popolari, velocizzazione nelle richieste di sanatoria, una vera politica abitativa che porti alla realizzazione di nuovi alloggi popolari. San Basilio risponde così ai blitz di polizia delle ultime settimane, con un corteo partecipato e che, nel tardo pomeriggio di giovedì 16 marzo, porta per le strade del quartiere centinaia di persone “sotto le bandiere” dei movimenti per il diritto all’abitare della città.

"L’Italia è l’ultimo Paese in Europa per numero di case popolari - dice Michelangelo Giglio, sindacalista di Asia Usb -. Partiamo da San Basilio per chiedere di fermare gli sfratti, di avviare una vera politica abitativa ed una sanatoria degna di questo nome, perché non possiamo più assistere a questa guerra tra poveri".

Il corteo parte dalla lapide di Fabrizio Ceruso, il giovane militante ucciso nel 1974 durante le rivolte per la casa di San Basilio. Ceruso che, ancora di più oggi, viene ricordato come simbolo di lotta. In testa al corteo la sorella Carla che pochi giorni fa si era scagliata contro chi usava il nome del fratello in maniera ritenuta impropria. “Era un comunista, un ragazzo con degli ideali, denuncerò chiunque si appropri del suo nome”.

Mobilitazione che non si ferma qui. L’idea dei promotori è quella di portare la vertenza dei quartieri popolari, non solo San Basilio, sui tavoli della politica e in Prefettura.

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