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Rabbia e indignazione viaggiano sulla Ferrovia Roma Nord: 2015 annus horribilis

A tracciare un bilancio dell'anno che si avvia a conclusione il Comitato dei Pendolari: "Pessima rimodulazione dell'orario, istituzioni latitanti e scandali"

Che la vita del pendolare della Roma Nord non fosse facile era già noto ai più ma a leggere il resoconto di un anno di spola nei vagoni di quella linea c'è da comprendere nel profondo le aspre critiche e le lamentele di chi la vive quotidianamente. 

Un tratta, quella della Viterbo-Civitacastellana-Roma, che serve ogni giorno migliaia di utenti che dai paesi dell'hinterland romano o dalla periferia arrivano con il "trenino" nel cuore della Capitale: un servizio tanto utile quanto bistrattato con gli utenti a definire, con un'eccessiva bontà forse data dal periodo Natalizio, il 2015 come "un anno abbastanza difficile" per quella linea. 

INCONTRI CON ATAC E REGIONE - Dodici mesi in cui si sono tenuti anche incontri con Atac, l'ente gestore, e la Regione Lazio proprietaria di quella ferrovia. Tra i temi caldi affrontati la chiusura della stazione di Piazzale Flaminio, l’indizione del Giubileo, gli scioperi (ben 14 durante il 2015), i vari cambi d’orario in estate, fino all’ultima rimodulazione di settembre e di ottobre, "in parallelo - sottolineano dal Comitato dei Pendolari - ci sono state le dimissioni del sindaco di Roma e dei vertici di ATAC a complicare ulteriormente le cose".

ORARIO RIMODULATO - Aspramente criticata e problema ancora aperto è la rimodulazione dell’orario di settembre, poi “modificata a ottobre: "Un'operazione che in pratica taglia in 3 la linea (i punti di rottura individuati da ATAC, col benestare della Regione), privilegiando di fatto la tratta urbana da Flaminio a Montebello, con più corse erogabili (che poi spesso subiscono ritardi e soppressioni), e meno corse extraurbane dirette da Viterbo a Flaminio, e viceversa" - l'obiezione da sempre sollevata dagli utenti. 

RITARDI NASCOSTI - Pendolari che non apprezzano nemmeno la modalità - definita un "trucchetto" - con cui Atac comunica i ritardi, ossia incorporando i minuti in più sull'orario ufficiale che appare sui display: "Questo - sottolineano dal Comitato - disorienta il pendolare e maggiormente il turista occasionale che ha la sua bella mappa con gli orari ufficiali in mano e non ci capisce più nulla". 

PROPOSTE DEI PENDOLARI - Ma dai Pendolari non sono arrivati solo lamentii, ufficiali e reiterate le richieste che - secondo chi la linea la conosce vivendola tutti i giorni - porterebbero sostanziali miglioramenti: togliere i punti di rottura, ripristinare la fermata urbana a Prima Porta e, se proprio non se ne può fare a meno, di spostare uno dei punti di rottura dalla stazione di Civita Castellana al posto di quella non attrezzata di Catalano, "ma nulla - dicono - è stato fatto finora". 

SCANDALI SULLA ROMA NORD - Tra gli "scandali" riportati nel puntuale dossier del Comitato dei Pendolari ferrovia Roma Nord le 700 corse soppresse, il parcheggio di Montebello "che da tre mesi è praticamente inutilizzabile per via di lavori interni che sono fermi, senza motivo" e la nuova stazione di Prima Porta, "da completare e non ancora inaugurata, ma già vandalizzata" mentre in quella vecchia i portoghesi la fanno da padroni. 

CONTROLLI INESISTENTI - Inesistenti infatti i controlli nelle stazioni, nei parcheggi e a bordo dei treni "ormai ridotti a latrine ambulanti senza aria condizionata o servizi igienici: dei veri e propri carri bestiame". Un quadro preoccupante con la Roma Nord ad accaparrarsi il per niente ambito secondo posto - dopo la Roma Lido - nel premio Caronte 2015. 

TRASPORTO AL COLLASSO - "Il trasporto pubblico della Capitale è al collasso e la coperta è sempre più corta. In tanti ai piani alti sperano che questo Giubileo passi presto, facendo meno danni possibili. Noi pendolari di lungo corso siamo sempre l’ultima ruota del carro, invece di essere specie protetta da tutelare" - scrive il presidente del Comitato Fabrizio Bonanni sottolineando come ritardi e condizioni disumane in cui gli utenti sono costretti a viaggiare rendano il treno sempre meno appetibile incentivando l'uso del mezzo privato. Insomma proprio il contrario di quello che si dovrebbe fare in una metropoli oggi come non mai soffocata da smog e inquinamento. 

ISTITUZIONI ASSENTI - "Altra nota dolente dell’anno è la completa assenza delle istituzioni. A parte qualche sporadica iniziativa di alcuni sindaci della tratta, gli altri sembrano completamente avulsi a tutto il processo e ai problemi dei loro concittadini pendolari" - dicono dalla Roma Nord invitando i Primi Cittadini e i minisindaci ad essere in prima linea per protestare contro il disservizio offerto. 

COMITATI FERROVIE UNITI - Insomma la rabbia e l'indignazione viaggiano sulla Ferrovia Roma Nord con i pendolari agguerriti e determinati ad ottenere un servizio decente ed efficiente, uno scopo perseguito anche dagli utenti delle altre tratte capitoline: non si esclude infatti un'alleanza con i comitati della Roma Lido e della Roma-Giardinetti per fare fronte comune contro la quantità immane di problemi. 

"Prevediamo - avvisano intanto dalla Viterbo-Civitacastellan-Roma - un 2016 con i fuochi d’artificio: in cantiere abbiamo molte iniziative, alcune anche di rottura". 

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