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Lunedì, 29 Aprile 2024
Laurentino Trigoria / Via Renato Caccioppoli

Dopo l'ennesimo pedone ucciso Castel di Leva chiede un attraversamento pedonale sicuro

Dall'insediamento di Casal Fattoria per raggiungere Fonte Laurentina a piedi c'è solo un modo: attraversare via di Castel di Leva. Ma le strisce esistenti sono poco visibili e il marciapiede quasi inesistente

L'ennesimo pedone investito e ucciso a Roma, l'ennesimo incidente dagli esiti letali. Quanto accaduto nella notte tra il 19 e il 20 novembre nel quadrante sud della Capitale, a Castel di Leva, riaccende i fari su un tema molto sentito dai cittadini: la sicurezza stradale. Il decesso del quarantenne, preso in pieno da una BMW316 (la 37esima vittima tra i pedoni da inizio 2023) spaventa le famiglie. 

Il pedone investito allarma Castel Di Leva

Sono stati diversi a vedere la scena, la scorsa notte. Un'auto di grossa cilindrata ferma da un lato con il parabrezza sfondato e una salma a terra, coperta da un telo. Il tam-tam è iniziato subito, sulle chat WhatsApp di quartiere e la mattina successiva, il 20 novembre, gli animi erano agitati. A raccontarlo è Barbara Di Caprio, presidente del comitato di quartiere Casal Fattoria, insediamento di 400 anime a poco più di un chilometro da via di Castel di Leva e dal luogo dell'incidente. "Sono anni che chiediamo un attraversamento pedonale in sicurezza, ma non riusciamo a ottenerlo". 

La battaglia per il semaforo pedonale

La battaglia è iniziata nel 2019, quando a governare il IX municipio e la Capitale c'erano i Cinquestelle. In assemblea municipale il 31 settembre 2019 l'aula di largo Benenson approva all'unanimità la risoluzione numero 14 in cui si chiede l'installazione di un semaforo pedonale a chiamata su via di Castel Di Leva, all'intersezione con via Renato Caccioppoli: "Quest'ultima è l'unica strada che entra ed esce da Casal Fattoria - spiega Barbara - e serve per raggiungere tutti i servizi e i negozi di cui abbiamo necessità, perché da noi non c'è niente". Farmacie, scuole, attività commerciali, banche, studi medici: è tutto a Fonte Laurentina. La risoluzione, però, resta lettera morta. 

"I nostri figli rischiano ogni giorno"

"Dall'asilo nido alle scuole medie - prosegue Barbara - i nostri figli devono andare per forza verso via Rita Brunetti e via Alfredo Capelli. I più piccoli ovviamente vanno in macchina con noi geniori, il che significa immettersi su via di Castel di Leva nelle ore di punta, all'altezza di una rotatoria sempre trafficata proprio per la presenza di tante scuole tutte vicine. I più grandicelli, soprattutto alla fine delle medie, vanno a piedi. E devono attraversare usando marciapiedi stretti e strisce pedonali poco visibili e a ridosso di una curva". Il rischio è enorme, ogni giorno: "Anche perché gli automobilisti non si impietosiscono, difficilmente si fermano". 

Dal 2019 a oggi solo atti politici senza riscontro

Da Casal Fattoria la richiesta di un semaforo a chiamata, alimentato da pannelli fotoltaici, va avanti da anni. Nel 2022 la consigliera del M5S Linda Meleo in assemblea capitolina presentò e fece approvare a maggioranza un ordine del giorno alla variazione di bilancio, inserendo finanziamenti per un semaforo pedonale a Castel di Leva e uno a Torrino-Mezzocammino. In seguito, tra gennaio e febbraio 2023, anche il dipartimento mobilità contattò Roma Servizi per la Mobilità sollecitando una verifica per la fattibilità del progetto, inserito nell'ambito della realizzazione delle opere urbanistiche connesse all'intervento urbanistico Tor Pagnotta 2. Nulla da fare: "Neanche le nostre pec sono servite - conclude Di Caprio - come quella di gennaio 2023 nella quale chiedevamo lumi sui lavori". Il IX municipio sta seguendo la questione tramite l'assessora alla mobilità Paola Angelucci, in attesa del promesso sopralluogo da parte dei tecnici della mobilità. 

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