Crisi Montebovi: stabilimenti fermi e 21 lavoratori licenziati

La crisi dell'azienda dolciaria Montebovi che ha uno dei suoi più grandi stabilimenti produttivi a Lanuvio sembra non riuscire a trovare una soluzione positiva: da ben 4 giorni la produzione è ferma per la mancanza delle materie prime, il distacco dell'energia elettrica.

Tutto il personale è stato posto in ferie forzate mentre sono state avviate le procedure per i licenziamenti collettivi di 21 lavoratori e il mancato rinnovo del contratto per 6 operai a tempo determinato. Al momento non è stato ancora reso noto il piano di rilancio industriale, mentre si taglia il 30% della forza lavoro.

"In  2 settimane circa abbiamo ricevuto almeno 2 procedure - sostengono Moranti Segretario Generale della Flai Cgil, Passamonti della Segreteria Fai Cisl e Persiani della Segreteria Uila Uil -la prima che prevede l’affitto della produzione con 59 operai ad una società newco con capitale di diecimila euro, e della quale ancora si deve effettuare la consultazione prevista, la seconda che prevede invece l’espulsione di 21 addetti, tra operai quadri ed impiegati, dal mondo del lavoro".

Alla base di questa confusa crisi aziendale ci sarebbe l'indebitamento della società pari a 12 milioni di euro, i sindacati stanno studiando con i propri legali i profili giuridici e normativi, dato anche i cambi repentini nelle decisioni aziendali, prima la cassa integrazione poi le ferie forzate.

Nella giornata di domani i sindacati chiederanno l'avvio della consultazione per arginare queste nuove decisioni aziendali e fino al 30 ottobre saranno bloccati gli straordinari  con un'ora di sciopero a fine turno in attesa che venga saldato lo stipendio di settembre.