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Crisi Montebovi: "Comportamento illegittimo dell'azienda"

Sembra non trovare soluzione la crisi della Montebovi di Lanuvio: l'azienda unilateralmente ha deciso il ricorso alla cassa integrazione e ha riattivato le ferie forzate

Ormai le trattative tra i vertici dell'azienda Montebovi di Lanuvio e gli operai sono totalmente rotte e ormai l'azienda procede autonomamente con le decisioni: ha comunicato di voler mettere in cassa integrazione 21 dipendenti senza rotazione, messi attualmente in ferie forzate fino al 6 novembre.

In seguito alla comunicazione aziendale, alla fine dell'assemblea, tenutesi nella giornata di ieri molti dei 21 dipendenti colpiti dai provvedimenti di riduzione del personale, che si accingevano a prendere servizio, sono stati invitati ad uscire dall’azienda dal servizio vigilanza esterno, che da giorni presiede lo stabilimento industriale. I sindacati hanno proclamato un’ora di sciopero alla fine di ogni turno di lavoro dal 22 al 30 ottobre 2012, giorno previsto per il saldo della metà dello stipendio del mese di settembre non ancora pagato.

Le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra per il comportamento dell'azienda unilaterale e privo di fondamenti giuridici: “Riteniamo – sostengono i segretari dei tre sindacati Fai, Flai e Uila – il comportamento illegittimo e discriminante che colpisce a caso alcuni dipendenti anche a tempo determinato, che non hanno ferie residue maturate.  Alcuni di essi già si sono rivolti agli uffici legali sindacali, diffidando l’azienda e mettendosi a disposizione da subito per lavorare, in caso contrario si considereranno in permesso retribuito a carico aziendale".

La preoccupazione è tanta visto che dal 5 novembre sarà operativa la procedura di affitto di un ramo dell'azienda e vi sarà il passaggio dell’attività produttiva e commerciale in altra azienda.

 

 

 

 

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