rotate-mobile
Politica San Lorenzo / Via Cupa

Via Cupa dimenticata: "Raggi aveva promesso soluzioni un mese fa"

Ancora siamo nella fase interlocutoria tra l'assessore Baldassarre e i volontari dell'ex Baobab. Intanto un comitato dei residenti manifesta davanti alla Prefettura. E la Questura continua con le procedure di identificazione

Nessuna alternativa all'orizzonte, qualche rassicurazione ai residenti da parte della Prefettura, e la strada che continua a fare da accampamento improvvisato per centinaia di migranti. In via Cupa non è cambiato nulla. A un mese dalle promesse del nuovo governo Raggi che ha subito speso parole e tavoli tecnici a garanzia di una rapidissima risoluzione del problema, si naviga ancora nel buio, o quasi. 

I volontari dell'ex Baobab continuano la loro accoglienza dal basso, aiutati dalle tante manifestazioni di solidarietà di singoli romani, associazioni umanitarie, realtà commerciali. Le forze dell'ordine continuano nelle operazioni di identificazione dei rifugiati, per lo più lo ricordiamo di origine eritrea. Già dieci giorni fa sono stati portati in massa in via Patini, all'Ufficio Immigrazione, per lasciare le generalità e poi tornare indietro. Idem questa mattina, ancora pullman, ancora trasferimenti. Con i volontari senza parole: "Ormai lo fanno dopo ogni attentato in Europa, sono operazioni spot". 

Poi abbiamo il comitato Cittadini Stazione Tiburtina, che continua a protestare perché la presenza degli immigrati ammassati nella piccola via, chiusa di notte per permettere di stendere più comodamente tende e materassini, non è gradita. Di oggi la manifestazione davanti alla Prefettura per chiedere di porre fine all'accampamento: "Ringraziamo la Prefettura che ci ha ricevuto, siamo stati tranquillizzati dal Vice Capo di Gabinetto che la soluzione al problema non tarderà ad arrivare".

La stessa cosa che diceva la sindaca venti giorni fa, l'8 di luglio, all'indomani dell'insediamento in Campidoglio. "Capiremo con il prefetto dove andranno, la deadline dovrebbe essere fissata alla prossima settimana". Ne sono passate tre. "E' cambiato poco, e in negativo - spiega Roberto, attivista dell'ex Baobab - non capiamo come l'anno scorso si sia potuta tirare su la tendopoli della CRI (Croce Rossa Italiana alla stazione Tiburtina, ndr) in così pochi giorni".​"Non si è mossa una foglia" conferma la presidente del II municipio, Francesca Del Bello. I rifugiati dormono ancora per strada. Anzi, "la situazione sta peggiorando"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Cupa dimenticata: "Raggi aveva promesso soluzioni un mese fa"

RomaToday è in caricamento