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M5S, Corrado si dimette da coordinatrice del Lazio: "Non voglio assistere al trionfo della mediocrità"

L'ex assessora al turismo della giunta Zingaretti era stata nominata da Giuseppe Conte solo a febbraio, prima delle elezioni regionali. Il suo addio sembra aprire a una rottura totale con i pentastellati

Scossone nel M5S del Lazio. A soli 4 mesi dalla sua nomina, Valentina Corrado si è dimessa dalla carica di coordinatrice regionale del partito. Lo ha fatto la mattina del 9 giugno, comunicando la decisione al presidente Giuseppe Conte, lo stesso che l'aveva scelta per ricostruire il movimento nel Lazio dopo le elezioni politiche. 

Le dimissioni di Valentina Corrado

L'annuncio Corrado, ex assessora al turismo nell'ultimo anno e mezzo della giunta Zingaretti in Regione, lo ha dato tramite social, sul suo profilo Facebook. E dai toni, più che l'addio ad un ruolo sembra l'addio a una comunità intera. Tanto che in alcuni commenti gli attivisti grillini se lo chiedono: "Ma hai lasciato il M5S?". Nessuna risposta.

"Non voglio assistere all'affermazione della mediocrità"

Tornando indietro, le parole usate da Corrado per lasciare il coordinamento regionale dopo appena 4 mesi sono state quelle di chi non ne può proprio più di combattere con il contesto in cui si trova: "Non voglio vivere una vita inquinata da negatività - ha fatto sapere - da ipocrisie e dagli effetti delle frustrazioni altrui; non voglio assistere impotente all’affermazione della mediocrità, dell’incapacità e di quelle ingiustizie che dagli scranni istituzionali ho combattuto. Non ho mai vissuto da attendista nè fatto scelte per convenienza personale e ho sempre dato tutta me stessa incondizionatamente quando un progetto mi entusiasmava. Entusiasmo che, nell’ultimo anno, diverse vicissitudini politiche hanno contribuito a spegnere".

L'addio dopo il flop alle amministrative in provincia di Roma e nel Lazio

L'addio di Corrado, che insieme a Roberta Lombardi ha rappresentato la messa a terra politica del campo largo tra M5S e Pd alla Pisana, con l'entrata in giunta, arriva subito dopo gli scarsissimi risultati elettorali dei grillini alle amministrative, dopo il fallimento del cartello con una parte di Sinistra Italiana e dei Verdi creato prima delle regionali ma servito solo a piazzare qualche consigliere, successivo alla violenta rottura con il Pd di Letta.  "Ho dato sempre il massimo in termini di impegno fisico, economico, politico, a qualsiasi livello - ha rivendicato Corrado - nonostante una malattia cronica e degenerativa che mi accompagna dall’età di 11 anni che non mi ha reso, e tutt’ora non mi rende, la quotidianità facile. Nei miei ruoli istituzionali ho lavorato notte e giorno, prodotto atti e ottenuto risultati alcuni dei quali, con immensa soddisfazione, rimarranno per sempre alla collettività".

"Volto pagina e lascio andare ciò che non posso migliorare"

"Scelgo di voltare pagina  - annuncia l'ex assessora, non ricandidata alle regionali per il raggiungimento dei due mandati come da statuto Cinquestelle - e di lasciare andare ciò che non posso contribuire a migliorare. Non sono abituata a distruggere nè a lavorare ai fianchi con sotterfugi e non ho nè la voglia nè l’energia di iniziare a farlo ora. Preferisco fare un passo indietro perché voglio continuare a vivere la mia vita con l’entusiasmo e le soddisfazioni derivanti dal lavoro e dalla passione che nutro per diversi ambiti. Politica compresa".

Fassina: "Da osservatore interessato la giudico una grave perdita"

Scorrendo i commenti al posto di Corrado, si trovano le manifestazioni di stima e supporto da parte di Roberta Lombardi, della deputata Francesca Flati, di Enzo D'Antò (ex assessore e consigliere comunale a Civitavecchia, non eletto in Regione a febbraio) e anche di Stefano Fassina, promotore insieme ad altri di Sinistra Italiana e Verdi del Coordinamento 2050 per creare un'alleanza con il M5S. "Da esterno interessato a costruire una credibile alleanza progressista - scrive l'e deputato ed ex consigliere capitolino - evidenzio che è stata già una grande perdita, finanche autolesionistica, l’impossibilità per te, come per Roberta Lombardi, di tornare alla Pisana dopo l’impegno svolto da entrambe con competenza, passione e dedizione da assessore della Giunta Zingaretti".

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