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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Stadio della Roma, il Pd rallenta per paura. La tabella di marcia di Gualtieri rischia di saltare

Secondo quanto ricostruito da RomaToday, il rinvio dei pareri delle commissioni capitoline sulla pubblica utilità non è frutto di una "guerra" tra bande, ma una reale volontà di approvare un testo inattaccabile. A rischio, però, l'ok dell'assemblea entro fine aprile

La fretta è cattiva consigliera. Per questo, al di là della fase di riassestamento che sta vivendo il Pd a Roma dopo il congresso nazionale, per arrivare ad un parere rispetto alla delibera sulla pubblica utilità del progetto stadio ci vorrà ancora un po'. Nessuna guerra tra bande, assicurano alcuni consiglieri di maggioranza: solo la volontà di vederci chiaro e fare le cose bene. 

Il parere sul progetto stadio della Roma rinviato

In queste ultime ore, proprio prima di Pasqua, sta tenendo banco la mancata espressione di parere da parte delle commissioni capitoline rispetto alla delibera sullo stadio della Roma. Ambiente, Lavori pubblici, Sport, Urbanistica, Patrimonio e Mobilità avrebbero dovuto analizzare il documento contenente il progetto della società giallo rossa (già uscito dalla conferenza dei servizi preliminare) e firmato dall'assessore all'urbanistica Maurizio Veloccia, consegnandolo poi all'aula Giulio Cesare per emendamenti, ordini del giorno e voto conclusivo. Niente da fare: nessuno dei presidenti di commissione (Palmieri, Stampete, Bonessio, Amodeo, Trombetti e Zannola, 4 del Pd, uno della Civica e uno di Europa Verde) ha ritenuto di poter dare già l'ok. Boicottaggio? Sembrerebbe di no. 

Nessun boicottaggio: "Lavoriamo per un progetto realizzabile"

Non c'entrano i nuovi equilibri interni al Pd, con il fronte dei più vicini ad Elly Schlein a chiedere attenzioni sentendosi più forte dopo un primo anno e mezzo di predominio dei manciniani dentro Palazzo Senatorio e nel partito. Zingarettiani e franceschiniani (i quattro commissari citati fanno riferimento tutti a una delle due correnti, entrambe sostenitrici del rinnovamento del partito) non sarebbero in procinto di far saltare i nervi a Gualtieri, mettendolo in forte imbarazzo davanti a Dan e Ryan Friedkin, i proprietari americani dell'As Roma. A sentire Giovanni Zannola, presidente della commissione mobilità, è una questione del tutto diversa: "Non esistono conflitti politici che si ripercuotono sulla delibera - assicura a RomaToday . siamo anzi a lavoro per studiare nel merito la proposta e tutti gli emendamenti necessari a far sì che il progetto si possa davvero realizzare e nei tempi ambiziosi previsti. In aula ci dev'essere serenità nel votarla, una serenità fondamentale, costruttiva e condivisa". 

L'impatto del progetto su Pietralata

D'altronde la mobilità dell'area di Pietralata, una volta calato l'impianto da 62.000 posti, è uno dei temi più spinosi e che rappresenta maggiori criticità. Il quadrante lungo la via Tiburtina, vicino alla stazione, nei prossimi anni accoglierà migliaia di nuovi lavoratori e famiglie: dal Rome Technopole alla sede Istat, passando per nuovi uffici e ovviamente il nuovo stadio. L'impatto antropico sarà importante e di conseguenza l'accessibilità è un punto chiave imprescindibile: "Tutti vogliono approvare questa delibera - prosegue Zannola - ma vanno superate delle criticità. E' giusto che ci siano tempi contingentati, altrimenti per l'ennesima volta ci si dilunga per anni senza concludere niente, ma non vogliamo essere sciatti". 

"Nessun freno, anzi Roma deve correre"

Anche Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio, schiva le accuse di essere quello che frena il lavoro della giunta: "Anzi è il contrario - afferma - io voglio che si corra di più, che le cose si facciano: lo stadio della Roma, l'acquisto delle nuove case, l'approvazione del piano strategico per l'abitare, il nuovo regolamento dei centri anziani, ci metto pure Campo Testaccio visto che siamo in tema. Piccole e grandi cose che devono andare in porto ed essere sbloccate perché Roma ha bisogno di andare avanti. Sui terreni dove sorgerà il nuovo stadio ci sono delle proprietà comunali, ci sono alcune famiglie che vivono lì da anni: sto chiedendo agli uffici una relazione dettagliata per capire la situazione. Dopodichè posso assicurare che un minuto dopo che la commissione Urbanistica avrà dato il suo parere, io convocherò Patrimonio e farò lo stesso. Loro guidano, su questo non c'è dubbio". 

Difficile ipotizzare i tempi: "Era preferibile una maggiore condivisione"

Ma quando è ipotizzabile che l'assemblea capitolina voti la pubblica utilità del progetto? Difficile che accada entro fine aprile, come negli auspici di Gualtieri. Ci sono delle istruttorie da fare su ogni macro-tema legato all'edificazione dell'impianto e altri temi che al momento rappresentano una priorità, come per esempio l'approvazione del Piano Casa. Senza contare che di mezzo c'è pure il 25 aprile, giorno di festa e conclusione di un ponte di 4 giorni che inizierà per molti sabato 22. Un'altra variabile è quella dell'ostruzionismo da parte delle opposizioni, che con centinaia di emendamenti potrebbero dilungare molto la discussione "anche oltre una settimana di aula" paventa qualcuno del centrosinistra. C'è in ogni caso chi sostiene che una maggiore condivisione della tabella di marcia da parte di Gualtieri avrebbe aiutato. Il discorso è sempre lo stesso: le difficoltà, da parte del primo cittadino, nel coinvolgere la sua maggioranza. Ma, è bene ribadirlo, l'impianto dei giallo rossi non verrà utilizzato per fare lo sgambetto all'ex ministro. Almeno così pare. 

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