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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Roma non è una città per giovani, maglia nera nella classifica de Il Sole 24 ore

Lorenzo Marinone, delegato alle Politiche giovanili del sindaco Gualtieri, commenta il pessimo dato: "Nostro obiettivo è ribaltare la classifica"

Una giornata al mese dedicata ai più giovani, con musei a ingresso libero ed eventi gratuiti in tutti i municipi. "Potremmo chiamarlo il Young Day" spiega a RomaToday Lorenzo Marinone, delegato alle Politiche giovani del sindaco Gualtieri. Appuntamenti gratis, arte e attrazioni turistiche alla portata di tutti ma anche, per gli under 35, spazi fisici in hub dedicati e aree per lo sport all'aperto. Una prima risposta, con qualche idea ancora in fieri, al pessimo dato uscito oggi su Il Sole 24 Ore. 

Nel rapporto annuale sulla qualità della vita, analisi che mette a confronto più indicatori in 107 province d'Italia, la Capitale si piazza al 13esimo posto. Un buon dato rispetto agli anni passati, se non fosse per la maglia nera alla voce "giovani", uno dei tre indici generazionali introdotti per la prima volta con questa edizione. Roma non è una città per ragazzi e a dirlo è un amaro 106esimo posto in classifica, dopo la provincia di Barletta-Andria-Trani e prima solo del sud Sardegna.

"Dobbiamo ribaltare il dato" commenta Marinone, 28 anni, tra i più giovani consiglieri eletti in Campidoglio all'ultima tornata elettorale. "Stiamo puntando all'apertura di hub nei municipi dedicati alla nostra generazione, luoghi per lo studio, lo smart working e le start up". A colpire è la drammatica performance alla voce "aree sportive". I più giovani hanno pochissimi spazi dedicati allo sport. La Capitale è infatti al 105esimo posto in classifica per metri quadrati dedicati alle aree sport all'aperto per residente tra i 18 e i 35 anni. "Anche su questo stiamo progettando nuovi playground e aree fitness attrezzate in tutte le parti della città" promette ancora il giovanissimo delegato di Gualtieri. 

Roma è invece a metà classifica, tra il 60esimo e il 30esimo, per tasso di disoccupazione giovanile e numero di bar e discoteche in rapporto alla popolazione. Mentre si scende all'80esimo per quanto riguarda il saldo migratorio, ossia il rapporto tra iscritti all'anagrafe e trasferimenti fuori Roma. Tanti giovani scelgono di "scappare" da una città che, a guardare i numeri, non offre sufficienti risposte alle esigenze degli under 35. E qui non è solo una questione di eventi e spazi. "Roma deve tornare a essere attrattiva per l'offerta di lavoro" continua ancora Marinone. E anche magari per viabilità e mobilità, aspetti centrali nella quotidianità di tutti i romani, giovani e non. 

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