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Piano pullman, dal I Municipio alle guide turistiche già monta la polemica

A via della Greca il piano era stato già bocciato mesi fa. Le richieste di modifica però sono rimaste inevase. La consigliera municipale, Nathalie Naim: "Assurdo, per la stesura del piano non è stato ascoltato nessuno"

Alla faccia della mobilità sostenibile e delle aree archeologiche da valorizzare. Il I Municipio, interessato in prima persona al nuovo piano pullman, attacca il testo approvato ieri in Campidoglio

"Non abbiamo avuto nessun ascolto, nonostante il nostro territorio sia il più coinvolto dal fenomeno" dichiara la consigliera municipale della Lista Civica Marino, Nathalie Naim. "Gli stalli nella aree più sensibili sono stati aumentati, è una vera follia". Nel mirino delle polemiche numero e luoghi della città adibiti a posteggi per i torpedoni. 

Con le nuove regole i bus turistici guadagnano soste proprio in pieno centro. Un nuovo stallo lo abbiamo in via Milano, nel cuore del rione Monti, quattro in via di San Gregorio al Colosseo (due in più di quelli attuali), diciassette in via della Navicella dove ne sono stati aggiunti tre, due rimangono in via Claudia, una nuova area di dieci posteggi sul Lungotevere Testaccio. Solo per citarne alcuni. In totale le soste autorizzate su tutto il territorio aumentano da 89 del piano Alemanno a 98, in gran parte ubicate nei pressi di aree monumentali. 

"E' assurdo, in piazza Santa Croce in Gerusalemme la delibera prevede un spostamento degli stalli dalla strada alla piazza, dal Municipio abbiamo redatto un documento con richieste una serie di modifiche, nessuno lo ha guardato. E siamo tutti dalla stessa parte politica" continua Naim, ricordando la bocciatura di dicembre e i cambiamenti previsti e rimasti inevasi. La consigliera sottolinea poi un'altra falla del nuovo regolamento: le multe. 

"E' vero che hanno aumentato le sanzioni, ma hanno anche diminuito i tempi di revoca della concessione del permesso". Quella a giorni è passata da 30 a 7, quella mensile da due a un mese, quella annuale da 12 mesi a 6. "Così è impossibile contrastare il fenomeno degli abusivi, già fuori controllo" commenta la consigliere della lista Marino. A quanto pare anche la polizia municipale aveva detto la sua sul piano, chiedendo l'abolizione di cinque stalli per ragioni di sicurezza stradale: Santa Maria Maggiore, Lungotevere Marzio, via dei Cerchi, via Ludovisi e via Claudia. Neanche loro sono stati ascoltati e gli stalli figurano ancora nell'elenco. 

Altre voci contrarie si levano, seppur in altra ottica, dal settore turismo, contrario a quanto previsto dal piano per l'area del Vaticano e all'aumento dei costi dei permessi. 

Così Confesercenti-Federagit in rappresentanza delle guide turistiche: "Il Piano Bus turistici approvato il 13-3-14 dal Consiglio Comunale produce un danno gravissimo al turismo a Roma. I permessi giornalieri per un bus sono diventati esosi, sono aumentati da 100 EUR a più di 300 EUR al giorno. Il contingentamento dei permessi costringerà molti gruppi a muoversi con i mezzi di trasporto pubblici". 

"Negli ultimi tempi ben 5 fermate destinate ai bus turistici sono state soppresse. Recarsi in Vaticano per turisti e fedeli significa da ora in poi affrontare difficoltà enormi". "Oltre a un numero di permessi limitatissimo, si inaugura una sistema complicato e farraginoso per ottenerli". Anche il settore protesta per l'assenza di dialogo. "Da giugno 2013 per mesi abbiamo partecipato a riunioni con l'assessorato alla Mobilità. Le osservazioni presentate dalle guide turistiche non sono state recepite". 

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