No Bolkestein, ambulanti ancora in piazza. Sul palco da Alemanno a Fassina
Manifestazione in piazza della Repubblica contro la direttiva europea. I commercianti tornano a chiedere al Governo l'esclusione dall'applicazione delle nuove normative
Ci sono i mercati rionali di Roma, da Testaccio all'Alberone a piazza San Giovanni di Dio, le postazioni a rotazione, tutto il commercio ambulante è in protesta questa mattina in piazza della Repubblica. Dopo il blocco di piazza Venezia a bordo dei furgoni, va in scena un altro sit in contro la direttiva Bolkestein, in arrivo dall'Europa a imporre la messa a bando delle licenze commerciali su area pubblica entro maggio 2017. "No Bolkestein" è sia il coro intonato in piazza che la scritta sugli striscioni tenuti alti dai manifestanti, insieme ai "Mo basta, non siamo Tredicine", lo slogan coniato per smarcarsi dalla famiglia di bancarellari storici di Roma che ha in mano la quasi totalità di licenze nel centro storico.
E' contro di loro, identificati con i potentati del settore sempre protetti dalle amministrazioni comunali, che i sostenitori della direttiva la invocano in nome di legalità e trasparenza. Ma gli ambulanti in piazza rivendicano ognuno la sua storia. "Non si mettono a bando le concessioni ma il duro lavoro fatto da ognuno di noi". E ancora:"Siamo due vedove, abbiamo solo questo per campare i nostri figli. Non molleremo. Non possiamo mollare" gridano ai microfoni due della tante donne presenti in piazza, anticipando gli interventi dei politici presenti.
COS'E' E COSA PREVEDE LA DIRETTIVA BOLKESTEIN
Francesco Storace, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio: "Ci stiamo battendo per una delibera che chieda l'esclusione degli ambulanti dalla direttiva", tuono dal palco tra le ovazioni del pubblico. Dopo di lui l'ex sindaco Gianni Alemanno tranquillizza i presenti: "Vedo la luce in fondo al tunnel, già si parla di un rinvio della direttiva di 3 anni. Ho avuto riscontro da parte dell'Anci, quasi tutti i sindaci si stanno rendendo conto che è una normativa inapplicabile sul nostro territorio. Per ogni ambulante che lascia il suo posto arrivano a occuparlo quattro abusivi. E' inaccettabile". Infine Stefano Fassina, leader di Sinistra Italiana nonché ex candidato sindaco di Roma alle scorse amministrative. "Siamo qui per difendere l'Italia giusta, quella dalla parte dei più deboli. Gli ambulanti vanno esclusi dalla direttiva. Il nostro obiettivo in parlamento è la sospensione della Bolkestein e poi l'esenzione per la categoria".