Comunali, Roma sepolta dai manifesti abusivi: multati Sassoli e Tredicine
La polizia municipale ha sanzionato 60 dei manifesti affissi dal candidato Pdl Giordano Tredicine e 100 di David Sassoli, tra gli sfidanti alle primarie del Pd del 7 aprile. Dà notizia delle sanzioni Ilmessaggero.it
Dalle denunce a mezzo stampa alle multe della municipale. I manifesti abusivi sono ufficialmente il tormentone della campagna elettorale. Di tutte, diciamocelo, ma di questa in particolare. Di pochi giorni fa la segnalazione de Il Messaggero: la città si è svegliata sepolta sotto il faccione di Giordano Tredicine, consigliere comunale Pdl in corsa per la rielezione. Tanti, troppi, i manifesti sparsi ovunque.
Sulle mura degli ospedali, sulle plance onnipresenti, sulle cabine Enel e sui cassonetti dell'Ama per la raccolta dei vestiti usati, sui cartelloni di via Appia e anche sul lungomare di Ostia. Uno scempio documentato anche dal noto blog Romafaschifo, da sempre portavoce della battaglia contro le affissioni 'selvagge'. Uno scempio che è costato al candidato una multa dei vigili urbani su 60 cartelloni fuori legge. Ma, come riportato dallo stesso Messaggero, non è l'unico.
Multa salata anche per il candidato alle primarie del centro sinistra David Sassoli. Per lui 100 i manifesti multati. Il conto? 412 euro l'uno. Il candidato del Pd è stato al centro di una querelle avvelenata con lo sfidante Ignazio Marino che lo ha accusato appunto per le affissioni fuori norma chiedendone il ritiro dalla competizione elettorale.
Toni sprezzanti e su temi che per molti non hanno fatto altro che oscurare i contenuti politici della campagna. Unico terreno dove era accettato, se non auspicato, che si infiammasse il dibattito. E invece è arrivato addirittura un richiamo formale da parte del collegio dei garanti per entrambi i contendenti, entrambi 'ammoniti'. Sassoli per le affissioni in spazi non autorizzati, Marino per le offese che "ledono la dignità di altri candidati".