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Domeniche ecologiche a Roma: ecco le date dei blocchi del traffico nella stagione invernale

Il nuovo calendario prevede una domenica ecologica in più: saranno 2 nel 2022 e 3 nel 2023

Si torna alle domeniche ecologiche. La giunta Gualtieri ha deciso di programmare le giornate che prevedono di fermare le auto nelle cosiddetta “fascia verde”. Un provvedimento, ormai consolidato, che nasce dall’esigenza di contenere lo smog causato dalla circolazione veicolare.

Le date del blocco delle auto

Le date che sono state comunicate, riguardano come di consueto il periodo invernale. Il provvedimento firmato dalla squadra di governo capitolino, prevede che i giorni di blocco totale delle auto nella ZTL “fascia verde” siano quelle del 20 novembre 2022, 4 dicembre 2022, 8 gennaio 2023, 5 febbraio 2023, 26 marzo 2023. Per le specifiche relative a fasce orarie, classe ambientale dei veicoli interessati, categorie eventualmente derogate o esentate dai divieti saranno comunicate nelle singole ordinanze relative a ciascuna data.

La mappa della "fascia verde"

Aumentano le giornate di stop

Quest’anno la giunta capitolina, nell’approvare la programmazione del calendario predisposto dall’assessorato all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti relativo alle domeniche di blocco totale della circolazione di veicoli a motore endotermico, per la stagione invernarel 2022-2023 ha previsto due novità: la prima riguarda il numero di domeniche ecologiche. Aumentano, passando da quattro a cinque. Inoltre, ogni appuntamento, ha fatto sapere il campidoglio, sarà “accompagnato da eventi pubblici di informazione e sensibilizzazione su temi ambientali”.

L'inquinamento a Roma

Il provvedimento delle domeniche ecologiche nasce per contenere l’inquinamento presente a Roma. Sono da pochi giorni usciti i dati contenuti nel dossier Mal’Aria di Legambiente che, ancora una volta, certificano una qualità dell’aria in città tutt’altro che ottimale. Dalla media dei dati contenuti nelle centraline dell’Arpa Lazio, sono emersi dei frequenti superamenti nei nuovi limiti che l’OMS consiglia di non sforare, sia per quanto riguarda le polveri sottili che il biossido d’azoto. Un gas, quest’ultimo, che è sprigionato proprio dalla combustione delle auto, soprattutto nei motori diesel. 

Le zone più inquinate

Ridurre il numero di auto 

Per contrastare lo smog d’altra parte l’amministrazione cittadina, tramite l’assessore alla mobilità Eugenio Patané, aveva dichiarato di sentire “il dovere di trasformare Roma da una città autocentrica a una città a misura d’uomo riducendo il numero di autovetture, per una serie di motivi: migliorare la qualità della vita perché i livelli di congestione oggi sono tornati a quelli prepandemia. Per tutelare la salute di tutte e tutti, soprattutto dei bambini e degli anziani perché la quantità di malattie legate alla qualità dell’aria che respiriamo distruggono in modo intollerabile intere famiglie e comunità; per la qualità del nostro ambiente sia inteso come patrimonio naturale che come patrimonio storico e artistico che mal si concilia con lo smodato utilizzo e l’eccesso di autovetture parcheggiate in strada".

Dossier: che aria tira nel Lazio
 

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