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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura

Febbraio a Roma: tutte le tradizioni del mese da conoscere

Dalla Candelora al Carnevale, ci sono usi e costumi tramandati nel tempo, giorni speciali di febbraio che ogni romano dovrebbe conoscere

Febbraio è il mese di Carnevale, di San Valentino e non solo. Quali sono le altre tradizioni del secondo mese dell'anno che, in un modo o nell'altro, si legano alla storia di Roma, che fanno parte del DNA dei romani?  In questo articolo facciamo un viaggio tra riti e ricorrenze che appartengono alla cultura, agli usi e costumi di Roma, da secoli. Alcuni di questi sono molto vivi ancora oggi, altri rischiano di essere dimenticati, un motivo in più per parlarne. 

Ecco 5 tradizioni romane e, dunque, 5 giorni di febbraio particolarmente speciali per la nostra città:

Candelora, dell'inverno semo dentro o semo fora?

2 Febbraio. "Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno semo fora ma se plora e tira vento dell'inverno semo dentro", dice il proverbio. Il secondo giorno del mese, infatti, si celebra la Candelora e questa festa ha un antico legame con la storia romana.

Sembra che ad inventare questo proverbio fu Papa Gelasio I intorno all'anno 474 d.C., andando a sostituire la cerimonia pagana dei Lupercali. Se gli antichi romani, infatti, in questo mese dell'anno, svolgevano i cosiddetti riti di purificazione in vista della primavera ("februare", non a caso, vuol dire purificare), il Papa introdusse la festa della Candelora, ricorrenza cristiana che ricorda la presentazione di Gesù al tempio.

Nel '500 la tradizione della Candelora fu portata avanti dalla confraternita della chiesa di Santa Maria dell’Orto, a Trastevere: in occasione di questa festa, mercanti, molinari, scaricatori, doganieri e gli equipaggi dei battelli e dei navigli ricevevano dei ceri benedetti da accendere in caso di pericolo, malattia, temporali e tempeste. Era la cosiddetta "Canderola dei Fiumaroli" che venne poi ripresa nel 1983 dall'arciconfraternita: ancora oggi, nella domenica più vicina al 2 febbraio, candele benedette vengono consegnate ai fedeli e a tutti coloro che vivono e lavorano sul Tevere.

San Biagio, santo protettore della gola

3 Febbraio. Forse è una data che a molti non dirà nulla, eppure è in questo giorno che si festeggia San Biagio, un santo al quale i romani erano molto devoti un tempo (alcuni ancora oggi). Nella Cappella Sistina, ritratto da Michelangelo, San Biagio tiene in mano un pettine in ferro da cardatore, strumento con il quale i suoi carnefici lo torturarono. San Biagio, infatti, è stato un martire ed è morto decapitato. Prima di morire fece un miracolo salvando un fanciullo che stava morendo soffocato da una lisca di pesce. Da allora San Biagio è diventato il santo protettore delle malattie della gola, ma anche di materassai e cardatori. I suoi affreschi sono conservati nella chiesa dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari e nella chiesa di San Biagio della Pagnotta. Il nome deriva dal pane benedetto che i monaci distribuivano, il 3 febbraio. Ad oggi, solo in questo giorno di febbraio, presso la chiesetta in via Giulia, viene esposta la preziosa reliquia del frammento della gola del santo, custodita per la restante parte dell’anno al Vaticano, nel Tesoro di San Pietro. I devoti a San Biagio chiedono guarigione per malattie della gola.

La nascita della Repubblica Romana

9 Febbraio. Nella storia romana, c'è una data che rappresenta la prima conquista della democrazia ed è il 9 febbraio. Per capirne il motivo, dobbiamo tornare ai tempi dei moti rivoluzionari del '48 che coinvolsero anche Roma. In particolare il 9 febbraio 1849 è una data importante perché nacque la Repubblica Romana, che ebbe vita breve, perchè venne sconfitta il 4 luglio dalle truppe di Luigi Napoleone Bonaparte, Napoleone III. Ogni anno, al Gianicolo, dove gli uomini di Garibaldi combatterono per cercare di difendere Roma dai francesi, il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina onora la ricorrenza con aperture straordinarie e visite guidate. Una corona di alloro viene, inoltre, deposta simbolicamente nel vicino Mausoleo Ossario Garibaldino, dove riposano i caduti nelle battaglie per Roma Capitale dal 1849 al 1870.

San Valentino a Roma

14 Febbraio. Non c'è soltanto il San Valentino, vescovo di Terni. La tradizione racconta anche di un San Valentino presbitero romano. E' attorno a loro due che, ancora oggi, ruotano i dibattiti sulle origini della Festa degli Innamorati. Resta il fatto che a Roma la ricorrenza è molto sentita, vuoi anche perché la parola "Roma" al contrario si legge proprio "Amor". La leggenda raccontava che gli uccelli, il 14 febbraio, iniziavano a corteggiarsi per dare vita a nuovi uccellini in primavera. Roma, ad oggi, resta una delle città più romantiche al mondo con la sua Scalinata degli Innamorati, il Giardino degli Aranci, il Pincio, Il Gianicolo e tanti luoghi iconici, perfetta cornice di tutti gli innamorati. Presso la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, ogni 14 febbraio, viene esposta la reliquia del teschio di San Valentino circondato di rose rosse.

A Carnevale ... ogni scherzo vale

18 gennaio - 13 febbraio. Febbraio è per tradizione il mese del Carnevale, festa che ha molto a che fare con la tradizione romana. Oltre alle famose maschere romane che si conoscono (ne trovate qui la storia), c'è da sapere che si deve ad un papa la nascita del Carnevale romano: nella seconda metà del Quattrocento, Paolo II concentrò nel centro storico e in particolare nella via Lata (oggi via del Corso) i festeggiamenti che, fino ad allora, si erano sempre svolti a Testaccio. Quel Carnevale fatto di carri, maschere e sfilate è lo stesso arrivato fino a noi e che ancora i romani amano festeggiare nelle strade, nelle piazze, nei parchi.

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