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Cronaca

GroundCare, la società è fallita: 850 persone rischiano il licenziamento

Non si sono fatte aventi aziende che garantiscano le stesse condizioni di lavoro. Gli 850 lavoratori protesteranno a oltranza

L'aereo è per molti viaggiatori il mezzo più veloce e comodo per raggiungere la meta. Ma non quando il servizio bagagli va in tilt. E' quello che è successo nei due aeroporti di Ciampino e Fiumicino, diventati da ieri teatro della protesta dei dipendenti Groundcare. La società di carico e scarico delle merci ha infatti dichiarato fallimento. Sono 850 gli operai che rischiano di rimanere a casa, a tempo indefinito.

IL FALLIMENTO - La brutta notizia è arrivata il 28 maggio. "Il Giudice di Pace ha dichiarato il fallimento", ci ha raccontato una dipendente dell'Azienda, "da allora il nostro futuro è assolutamente incerto. Oggi tra l'altro avremmo dovuto ricevere lo stipendio di maggio e invece non ci è arrivato nulla".

La situazione in realtà non era del tutto positiva nemmeno prima. Groundcare è nata infatti nel 2012 dalla fusione di Globeground Italia e Flightcare, "ma la nuova società non ha fatto nessun piano di rilancio per superare la vecchia crisi", ha continuato la lavoratrice, "e il risultato è questo".

IL FUTURO INCERTO - E se il passato è passato, il futuro non sembra essere affatto migliore. La situazione al momento è in una fase di stallo. Uno stallo che non promette bene. "Siamo in un condizione abbastanza esplosiva", ha commentato Corrado Di Vincenzo di Fit-Cisl Lazio, "la Società è tecnicamente fallita e non ci sono alternative. Al momento non si sono fatte avanti aziende in grado di assicurare le stesse condizioni di lavoro. Quindi non si sa come reintegrare il personale".

LA PROTESTA - Personale che non ci sta e che ha deciso di protestare negli scali romani, dove la Groundcare serviva 22 compagnie aeree. Voli annullati, passeggeri bloccati, servizi in tilt. Questa è la situazione. Ma i lavoratori non intendono fermarsi. "Andremo avanti a oltranza, finchè Enac e AdR non troveranno una soluzione adeguata". Un primo tentativo di incontro con Enac c'è stato ieri, ma non si sono trovate risposte adeguate, ha confermato De Vincenzi. Dunque non resta che aspettare. Scegliendo magari un mezzo diverso dall'aereo.

Vertenza Groundcare, Fiumicino in tilt per la protesta

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