rotate-mobile
Cronaca

Ater, l'elenco degli abusivi fa arrabbiare gli inquilini: "Servono regole ferree, non sgomberi"

L'associazione Inquilini e Proprietari Iacp-Ater commenta la pubblicazione di "dati sensibili" degli 'occupanti': "Non si può generalizzare, tra quei nomi ci sono casi diversi tra loro"

L'elenco con i nomi, cognomi e indirizzi dei 5.378 occupanti abusivi delle case popolari dell'Ater pubblicato oggi sul Corriere della Sera non è passato inosservato tra gli inquilini dell'ente in questione. "Tra quei nomi c'è di tutto, non si può generalizzare in questo modo, senza considerare che si tratta di dati sensibili" denuncia la presidente dell'associazione Inquilini e Proprietari Iacp-Ater, Anna Maria Addante che annuncia di aver chiesto urgentemente un incontro al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Tra le 5.378 persone riportate nel documento diffuso dal Corriere della Sera, secondo Addante non ci sono solo "i veri occupanti, quelli che sfondano le porte per entrare o che a loro volta hanno comprato da chi ha occupato", ci sono anche "quelli che risultano senza titolo perchè le procedure della sanatoria sono avanzate a rilento tanto che nel frattempo sono addirittura cambiate le leggi o anche quelli che abusivi non lo sono mai stati" spiega. Mentre parla, saltano alla mente diversi esempi. "Ricordo una signora che non è mai riuscita a concludere l'iter per la sanatoria e vive in quella casa fin dalla metà degli anni '90. Ci sono parenti non regolarizzati".

L'associazione non è d'accordo con la 'soluzione sgomberi'. "Quali sono i criteri per selezionare quel 10% di appartamenti da sgomberare stimato? Queste dichiarazioni diffondo il terrore tra gli inquilini Ater quando invece servirebbero politiche serie da parte degli enti pubblici per impedire le occupazioni abusive che, negli anni, non sono mai state arginate. Inoltre, bisognerebbe rupulire l'elenco da tutti i nominativi di persone che sono in attesa di essere regolarizzati" commenta Addante. Insomma, per l'associazione la strada non è quella della sanatoria ma nemmeno quella degli sgomberi esemplari. "Ci vogliono regole ferree che riportino tutta la situazione alla normalità".  

Intanto l'Ater avrebbe avviato un'indagine interna per verificare eventuali responsabilità riguardo la 'fuga' di dati sensibili annunciando una denuncia contro ignoti presso le Autorità giudiziarie competenti. In una nota diffusa dall'ente stesso si legge che "nessuna autorizzazione è stata rilasciata affinché tali dati, coperti da privacy, potessero essere resi pubblici e divulgati con tanta facilità on-line". Da qui, la volontà di capire come sia stata possibile la pubblicazione di tali informazioni. "Attesa la gravità dell’accaduto, si rende noto che sarà avviata un’indagine interna volta ad accertare i responsabili di tale violazione di legge e dei più ampi obblighi di fedeltà e correttezza da garantire nei confronti dell’Azienda". L'Ater conferma di aver collaborato recentemente con la Procura a riguardo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ater, l'elenco degli abusivi fa arrabbiare gli inquilini: "Servono regole ferree, non sgomberi"

RomaToday è in caricamento