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terra dei fuochi / Ponte Galeria / Via Angelo Vescovali

Una dipendente della Regione Lazio gestiva una mega discarica abusiva a Roma

La 52enne è accusata di aver allestito una "terra dei fuochi" in un terreno occupato al confine con Fiumicino. Diverse ditte scaricavano materiali di ogni genere

Aveva trasformato un terreno di circa 18 ettari in una mega discarica abusiva. Una "terra dei fuochi" ai confini di Roma, precisamente sulla via Portuense. Una donna, 52 anni, dipendente della Regione Lazio, è stata arrestata dalla Polizia di Stato su ordinanza del Giudice per le indagini preliminari. 

La terra dei fuochi tra Roma e Fiumicino

Le indagini sono durate quasi dieci mesi e hanno coinvolto la Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinata dalla Procura della Repubblica, in collaborazione con il nucleo tutela ambientale dell'XI Gruppo Marconi della Polizia Locale di Roma Capitale. Al blitz finale hanno partecipato anche le guardie ecozoofile del Norsaa. L'area interessata dalla discarica abusiva è sulla via Portuense, al confine tra il comune di Roma e quello di Fiumicino, vicinissimo alla "Commerce City" e all'aeroporto "Leonardo da Vinci". Tanto vicino che le indagini sono partite grazie alle segnalazioni di diversi piloti che vedevano fumi alzarsi da terra quando erano costretti ad atterrare su una seconda pista in caso di meteo sfavorevole. 

Una mega discarica abusiva

Le dimensioni della discarica sono ragguardevoli. Secondo l'Ama, per rimuovere tutti i rifiuti presenti verranno impiegati almeno 100 autotreni. La donna che è fortemente indiziata per aver creato e gestito il sito in un terreno non suo, occupato abusivamente, è stata posta agli arresti domiciliari. Altre undici persone sono state raggiunte dagli avvisi di garanzia: tra loro diversi imprenditori, titolari delle ditte che usufruivano della discarica per sversare rifiuti di ogni genere. I reati contestati vanno dall'inquinamento ambientale all'incendio doloso, dalla calunnia al furto di energia elettrica e acqua, fino all'abbandono e al malgoverno di animali. 

Il garage diventato discarica a cielo aperto. I cittadini aspettano la bonifica da 10 anni

A gestirla dal 2014 una donna di 52 anni

La donna, secondo quanto emerge dalle indagini, nel 2014 ha allontanato i legittimi utilizzatori del terreno a furia di minacce e millantando collegamenti stretti se non addirittura parentele con diverse famiglie criminali di Ostia e della Capitale, tra queste gli Spada. Avrebbe poi proseguito con allacci abusivi alla corrente elettrica e all’acqua potabile e avviato una lucrosa attività incontrollata di discarica abusiva, con conseguenziali roghi per lo smaltimento illegale di rifiuti. Una terra dei fuochi alle porte di Roma, impunita per dieci anni.

Rifiuti speciali bruciati ogni giorno

Insieme alla dipendente della Regione, sono indagati anche i figli e il compagno. Tutti vivevano nell'edificio all'interno del terreno, nonostante alcuni di loro siano risultati assegnatari di un alloggio popolare. In tutto questo, per anni all'interno dell'area sulla via Portuense sarebbero stati scaricati e incendiati rifiuti speciali, chimici, vernici, ferro, elettrodomestici, porte, mobili, arredi, rottami e spazzatura di ogni genere. Ovviamente, per fare spazio a nuovi rifiuti portati dalle ditte (che così risparmiavano sul corretto smaltimento), gli indagati davano fuoco a quelli già presenti, sprigionando nell'aria alte colonne di fumo nero, denso e maleodorante. 

Alla fine delle indagini gli agenti hanno sequestrato l'area e i casolari, oltre a tre automezzi utilizzati per il trasporto illegale dei rifiuti. Inoltre, gli agenti hanno trovato 40 cani di varie razze, in pessime condizioni sanitarie, una colonia felina e tre cavalli. 

La "terra dei fuochi" tra Roma e Fiumicino

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