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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Buste esplosive a Roma: indagano Digos e antiterrorismo, i plichi confezionati allo stesso modo

Innescati da un ordigno rudimentale i pacchi bomba hanno ferito tre donne in tre diversi momenti nel volgere di meno di 24 ore

Tre buste esplose a distanza di poche ore l'una dall'altra, una a Fiumicino e due nella Capitale. Sono in corso le indagini della Digos e dell'antiterrorismo per fare luce sui tre plici che hanno ferito tre donne, seppure in maniera non grave. Al momento, gli inquirenti sembrano escludere che le buste esplosive possano ricondursi ad ambienti dell'eversione, non escludendo comunque nessuna ipotesi investigativa. 

Informata dell'accaduto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine per attentato con finalità terrorismo.

Tre le donne rimaste ferite, fra le quali non sembrerebbe esserci nessun tipo di collegamento, nessuna delle quali con incarichi di rilievo. Buste formato A4, con all'interno una piccola scatoletta in legno con della polvere nera ed un innesco rudimentale, le buste erano tutte confezionate allo stesso modo, cosa che fa pensare che l'autore possa essere lo stesso. 

Nessuna rivendicazione o biglietto accompagnava inoltre i tre pacchi bomba. Tutte sequestrate da polizia e carabinieri, gli investigatori stanno analizzando le buste a caccia di elementi utili a risalire all'autore, o agli autori materiali, che le hanno inviate. 

La prima esplosione è avvenuta intorno alle 23:30 dell'1 marzo al centro smistamento postale di via Capannini a Fiumicino. Indirizzata ad una donna, a rimanere ferita alla mano e ad una coscia è stata una addetta al servizio di smistamento, con la busta esplosa dopo essere caduta in terra. La donna è stata poi refertata in ospedale con dieci giorni di prognosi. Destinataria era una pensionata ex dipendente dell'Università del Sacro Cuore, residente nel quartiere di Monte Mario. 

Meno di 24 ore dopo, alle 17:00 del 2 marzo, un secondo plico esplosivo, recapitato ad una donna di 58 anni, dipendente Inail, in via delle Piagge a Colle Salario. In questo caso la busta aveva come mittente un'amica della donna. Una volta aperta la busta l'eplosione, udita da diversi chilometri di distanza. 

Scoppiata la busta la 58enne è stata quindi trasportata al Policlinico Umberto I con delle ustioni alle mani e dimessa con 30 giorni di prognosi. 

Nella prima serata la terza esplosione, in tutt'altra zona della città, alla Balduina. A farne le spese ancora una donna, una docente di 68 anni pensione. Un plico confezionato nello stesso modo degli altri due, recapitato questa volta in via Alfredo Fusco.

Aperta la busta dalla donna la stessa è quindi esplosa, con la 68enne poi accompagnata dal marito in codice giallo al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, anche lei con delle ustioni alle mani. 

Un vero e proprio giallo sul quale stanno lavorando ininterrottamente la Digos ed i Ros dei carabinieri. Massimo riserbo sulle indagini, con gli investigatori che stanno cercando inanzittuto un filo conduttore fra i tre episodi, indagando a 360 gradi senza escludere nessuna pista.

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