Licenziamenti Autogrill via del Corso, nessuna intesa tra azienda e sindacati

E' ancora incerto il futuro dei 77 lavoratori dell'Autogrill di via del Corso. L'8 giugno è la data fatidica, quella in cui lo storico locale del centro chiuderà i battenti lasciando a casa ragazzi e adulti. Ognuno con le sue storie, con i mutui e le spese da pagare.

GLI INCONTRI TRA AZIENDA E SINDACATI - Dal 30 marzo, giorno della prima protesta dei dipendenti sono stati diversi gli incontri tra azienda e sindacati. Incontri volti a evitare chiusura e licenziamenti. Ma che per il momento hanno ottenuto risultati ben inferiori alle aspettative. Con l'ultimo del 5 maggio, "la società ha offerto altre sette posizioni. Perciò diventerebbero 23 le persone che potrebbero riprendere a lavorare, ma solo con un orario di 18 ore", ha commentato la dipendente Patrizia. E le altre? "Per le altre potrebbe esserci la cassa integrazione per due mesi. Ma è ancora tutto da stabilire".

L'INCONTRO DELL'8 MAGGIO - Ai sindacati comunque la proposta dell'azienda non sembra allettante e infatti in un nuovo incontro dell'8 maggio hanno firmato il mancato accordo. Si punta adesso ada attivare la fase amministrativa presso la sede istituzionale competente.

LE PROTESTE - Per i lavoratori al momento la situazione non si mette al meglio. Eppure le proteste si sono sopite. Ma solo per necessità. "Scioperi non ne stiamo facendo", ha raccontato ancora la dipendente, "il fatto è che ogni ora di protesta e quindi assenza dal lavoro comporta una riduzione della busta paga. Non tutti se lo possono permettere. E poi specie in questo periodo non abbiamo ottenuto i permessi per manifestare con cartelloni e caos. Perciò ci siamo limitati a uscire sul marciapiede qualche ora per farci vedere".

Almeno fino ai primi di giugno per i lavoratori rimane accesa la speranza. Per il momento perciò non resta che aspettare l'evolversi degli eventi.