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Martedì, 30 Aprile 2024
Scuola

Scuola, FdI contro il Comune sulle assunzioni a rischio: "Vergognoso scaricabarile sul governo"

Per FdI Pratelli e Catarci si sono mossi in ritardo e ora "mentono alle lavoratrici per nascondere le loro inefficienze"

Sulla questione delle graduatorie concorsuali in scadenza, che rischiano di far saltare l’assunzione per oltre 5300 tra insegnanti di scuola dell’infanzia ed educatrici dei nidi, gli assessori Pratelli e Catarci “fanno scaricabarile sul governo”. L’accusa arriva dai Fratelli d’Italia e, in particolare, da Marco Perissa, deputato e segretario della commissione Cultura, scienza e istruzione, Federico Rocca, presidente della commissione capitolina Trasparenza, Rachele Mussolini vice presidente commissione della Scuola, Giovanni Quarzo capogruppo FdI in Assemblea capitolina e Laura Marsilio, responsabile scuola FdI Roma.

L’attacco di FdI

Il gruppo difende il governo Meloni, accusato da Pratelli e Catarci di aver voltato le spalle a Roma per non aver inserito nel decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva alla Camera nella tarda serata di lunedì 19 febbraio, la proroga delle graduatorie concorsuali (una già scaduta, l’altra in scadenza quest’anno) per l’assunzione di nuovo personale per i nidi e le scuole di infanzia. “Perché gli assessori Pratelli e Catarci si sono mossi solo il 14 febbraio, inviando una nota al ministro Paolo Zangrillo? – si chiedono da FdI -. Come mai nel corso di questi anni non hanno messo in campo un corposo scorrimento delle graduatorie e iniziative per sanare o completare i titoli del personale storico?  Dal 2022 ad oggi sono state assunte solo 650 tra insegnanti ed educatrici e le graduatorie erano valide dal 2020. Ora senza entrare nel merito dei numeri che danno drammaticamente torto a Roma Capitale con quale coraggio accusano il governo Meloni di essere contro Roma?”.

“Accusano il governo per coprire la loro inefficienza”

FdI sottolinea anche gli interventi per Roma contenuti nel Milleproroghe, tra cui l'emendamento che permetterà alla Capitale di uscire dalla fase commissariale nel 2025: “Non è un caso se lo stesso sindaco Gualtieri, ospite in una nota trasmissione televisiva ha ringraziato il governo per tutto il supporto – continua il gruppo -. Delle due l'una: o il sindaco si è sbagliato o i suoi assessori mentono per nascondere le loro inefficienze e per far credere a 6mila persone rimaste in graduatoria che la colpa è del governo e non la loro che hanno dormito fino al 14 febbraio, salvo poi mandare la letterina per mettersi la coscienza a posto e spostare le responsabilità su altri”. 
E, per quanto le persone coinvolte nelle graduatorie, che ora rischiano di veder sfumare l’assunzione a tempo indeterminato, FdI sottolinea: “Siamo convinti che queste persone, le quali hanno dimostrato di essere più attente e competenti degli assessori Catarci e Pratelli, sanno benissimo a quale porta bussare per manifestare il loro disappunto e per trovare una strada insieme. Temiamo che alle precarie storiche possa essere riservata la stessa sorte toccata ai funzionari servizi educativi e Poses ossia di essere cancellate nella loro specificità e professionalità. Ci auguriamo infatti che gli assessori non abbiano in mente altri disegni come avvenuto per questa categoria, ma noi siamo pronti a supportare i lavoratori e le loro professionalità”.

M5S: “Da Catarci e Pratelli lacrime di coccodrillo”

Sulla questione, agli assessori sono arrivate anche le critiche dei grillini: l'ex sindaca e consigliera capitolina M5s Virginia Raggi e l'ex assessore al Personale e capogruppo capitolino della Civica Raggi Antonio De Santis li hanno accusati di piangere “lacrime di coccodrillo” e di aver affrontato troppo tardi una questione nota da tempo. E che gli stessi consiglieri avevano sollevato nel corso di una commissione Scuola otto mesi fa. 

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