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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Blatte nello studentato LazioDisco, il commissario: "Ci sono studenti stranieri senza educazione sanitaria"

Polemica sulle parole di Giorgio Ciardi, commissario di LazioDisco che, a proposito della presenza di blatte a Valle Aurelia ha detto: "Già fatte 7 disinfestazioni"

L’infestazione da blatte nella residenza universitaria di Valle Aurelia è stata provocata da “alcuni studenti stranieri”. A dirlo è il commissario di LazioDisco Giorgio Ciardi, parlando in commissione regionale Istruzione e diritto allo studio, in risposta alle segnalazioni degli studenti sulle condizioni delle residenze di Valle Aurelia e Valco San Paolo.

Le parole di Ciardi

In merito alla presenza documentata di blatte anche tra i fornelli della residenza di via Baldo degli Ubaldi 265, il commissario di LazioDisco ha detto che ci sono “studenti provenienti da un paio di paesi che purtroppo non hanno quell'educazione sanitaria, per cui gli stessi studenti che stanno lì si lamentano. È una cosa che mi hanno detto stamattina e la riporto, ma senza alcun tipo di discriminazione o distinzioni tra Paesi". E ancora: "Alle 9 sono piombato a Valle Aurelia volendo fare il matto con i dipendenti che stavano lì, perché io tutte queste cose non le sapevo e ho fatto un report fotografico che metto a disposizione della commissione - ha continuato Ciardi -. Di problemi ne abbiamo tanti e ne avremo sempre, ospitiamo quasi 3mila ragazzi e una parte di questi arrivano da parti lontane di questo mondo. Abbiamo problemi di carattere igienico-sanitario perché ci sono culture che hanno un approccio diverso e mi riferisco alle infestazioni di blatte. Nel giro di otto mesi ho fatto sette disinfestazioni, il 2 aprile faremo l'ottava". Secondo il commissario, dunque, la presenza degli insetti sarebbe da ricondursi ad alcuni studenti stranieri che mancherebbero di educazione sanitaria. A luglio scorso, ha riferito Ciardi "avevamo chiesto ai ragazzi di lasciare libera proprio Valle Aurelia per fare una disinfestazione più approfondita con prodotti più aggressivi ma ci fu una raccolta firme di ragazzi che non hanno voluto lasciare la sede e quindi abbiamo dovuto continuare con questi interventi spot con prodotti non nocivi per le persone. È un problema endemico che esiste dappertutto ed è un problema di educazione sanitaria. Sarà importante il controllo dei residenti per segnalarceli in tempo. I rappresentanti delle residenze dovranno essere vere e proprie sentinelle. Quest'anno siamo stati attenti a segnalare queste problematiche con qualche intervento di carattere disciplinare e stamattina ai responsabili delle residenze ho chiesto di usare il pugno più duro".

Le reazioni

Le parole del commissario di LazioDisco, com’era prevedibile, hanno scatenato le polemiche. Subito è arrivata la risposta degli studenti che avevano segnalato le condizioni delle residenze: “Come al solito – scrivono Udu (Unione degli universitari), Minerva e Primavera studentesca - quando la destra deve assumersi la propria responsabilità fugge e scarica le colpe sugli studenti. Invece di adoperarsi per risolvere i problemi. Troviamo inaccettabile che per fuggire dalle responsabilità di Disco Lazio e della Giunta Rocca (il commissario) scarichi le responsabilità su una presunta maleducazione degli studenti. Se Ciardi avesse ascoltato le segnalazioni e-mail inviate mesi fa forse si sarebbe reso conto prima di queste problematiche e avrebbe potuto risolverle tempo fa”. 

La consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, e il capogruppo dem alla Pisana, Mario Ciarla, hanno chiesto le dimissioni di Ciardi, responsabile di “affermazioni gravi da chi dirige un ente regionale come Disco e che dovrebbe garantire il diritto allo studio e che dovrebbe servire proprio ad abbattere le discriminazioni – spiegano Mattia e Ciarla -. Accogliamo con favore questo tavolo permanente con gli studenti universitari ma certe affermazioni xenofobe che abbiamo ascoltato oggi dal commissario Ciardi, volte a coprire le mancanze del proprio operato, sono strumentali e incompatibili con la sua carica. E pertanto farebbe bene a dimettersi per il bene dell'immagine e della rispettabilità della Regione Lazio quale istituzione democratica”. In commissione si è infatti stabilita l’apertura di un tavolo permanente con gli studenti.

A chiedere le dimissioni di Ciardi sono stati anche Claudio Marotta, capogruppo per Alleanza verdi e Sinistra in Consiglio regionale del Lazio che definisce le parole del commissario "affermazioni xenofobe del tutto incompatibili con l'incarico apicale che ricopre”. E Michela Califano, consigliera regionale Pd: “Di cose assurde in questo anno di giunta Rocca ne ho sentite – spiega - ma questa le batte davvero tutte. Non c’è bisogno di commentare oltre. Le foto inviate dagli studenti e le loro parole sono inequivocabili. A volte sarebbe meglio tacere per non fare figuracce. Ciardi e Rocca prendano atto del loro fallimento. Il commissariamento di DiscoLazio è una iattura, serve un immediato cambio di rotta”.

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