Sportello anti-violenza Ostia, X Municipio chiede potenziamento del servizio
Secondo i dati diffusi dall'Eures, il 2014 è stato l'anno con la più alta percentuale di donne vittime di violenza, soprattutto nel Lazio e a Roma
Questa mattina il consiglio del X Municipio ha approvato una risoluzione frutto della collaborazione tra la Commissione delle Elette e l'assessorato al Welfare e alla Salute.
IL DOCUMENTO - Il documento impegna il Presidente e la Giunta ad intercedere presso la Presidenza del Consiglio affinché venga rifinanziato lo Sportello Codice Rosa dell'ospedale Grassi.
COINVOLTA LA REGIONE - Inoltre, si invita la Regione Lazio a costituire un vero e proprio centro anti-violenza sul territorio, in attuazione alla legge di riordino approvata lo scorso marzo. Ora però si aspetta la delibera.
LA PRIMA MOSSA - Per scongiurare la chiusura dello sportello antiviolenza presso l'Ospedale Grassi, il consigliere del Nuovo Centro Destra del X Municipio Antonella Moroso, si era mossa già lo scorso 27 novembre insieme a Roberto Cantiani, capogruppo dello stesso partito a Roma Capitale, presentando in Campidoglio un ordine del giorno, collegato alla proposta di deliberazione Assestamento di bilancio.
Il documento potrebbe essere determinante per la ricerca di fondi da destinare allo sportello, facendo sì che il progetto diventi a tutti gli effetti un servizio costante e continuato di Roma Capitale.
I NUMERI - Secondo i dati diffusi dall'Eures, il 2014 è stato l'anno con la più alta percentuale di donne vittime di violenza, soprattutto nel Lazio e a Roma. In soli nove mesi dalla sua apertura, lo sportello ha seguito 160 donne (20 solo nel mese di ottobre).
UN SERVIZIO NECESSARIO - “E' quanto mai necessario trasformare quello che fino ad oggi è stato un progetto a scadenza in un servizio vero e proprio. Lo dobbiamo a Michela, Alessandra, Chiara e a tutte quelle donne che non possono più parlare a causa delle violenze subite”, commenta Monica Schneider presidente Commissione delle Elette.
