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Madonnetta, un nuovo quartiere al posto del parco. Il M5s tace, i cittadini tremano

Ritirata la concessione, il PVQ della Madonnetta rimane esposto al degrado, come dimostano anche i recenti incendi. I cittadini non si arrendono e chiedono al Comune d'intervenire: "Temiamo che la classe politica non sia interessata a salvarlo"

Ventuno ettari di verde, con due ristoranti, altrettanti bar,  centri sportivi di quattromila metri quadri, in grado di accogliere anche atleti con disabilità. Sei campi da tennis, 2 polivalenti al coperto, sei palestre. E ancora 4500 metri quadrati di orti urbani, uno skate park e diversi campi da calcetto. E’il parco della Madonnetta, il lascito del Punto Verde Qualità che, dall’agosto 2015, è stato revocato al suo concessionario. Non si tratta dell’unica realtà colpita dal provvedimento. Complessivamente sono 11 i PVQ che l’allora amministrazione Marino decise di recuperare “a causa del mancato pagamento delle rate di mutui che hanno portato a un'esposizione finanziaria del Comune per 121 milioni di euro”. Tra tutti i destinatari della revoca, quello della Madonnetta è però l’unico che abbia suscitato le proteste dei cittadini.

LA VICENDA - Nel corso degli anni sono infatti proliferati i gruppi, virtuali e reali, a sostegno del PVQ di cui era concessionario l’imprenditore sportivo Andrea Ciabocco. Esiste anche un sito, costantemente aggiornato sulle condizioni della preziosa area verde. “Parliamo di un parco enorme, che si snona lungo un chilometro e mezzo, dove sono presenti asili nido, strutture sportive, un punto d’aggregazione per moltissime persone” spiega Barbara Ivaldi, residente ed attivista del Comitato “Salviamo il Parco della Madonnetta”. L’area è stata manutenuta dal concessionario sin dal 2003.  Un impegno gravoso, che non è stato compensato dagli incassi derivanti dalle attività sportive. Il proliferare delle piscine realizzate per i Mondiali di nuoto e la contestuale presenza, anche molto ravvicinata, di altri circoli sportivi, ha decretato l’insuccesso di un’operazione avviata nel lontano 1999. A rendere la strada ancor più impervia, un tasso di restituzione del mutuo che è risultato essere più alto di quello ottenuto, successivamente, da altri concessionari dei Punti Verde Qualità.

LA DELIBERA - Per cercare di salvare il prezioso polmone verde, oltre un anno fa è stata  approntata una delibera d’iniziativa popolare sottoscritta da 12mila cittadini. E’ l’ennesima dimostrazione dell’attaccamento  dei residenti all’area, peraltro manifestato in occasione di varie iniziative  organizzate nel parco. Nella delibera, sostenuta da Consiglieri e militanti del Movimento Cinque Stelle durante la precedente amministrazione, si chiede che sia il Comune ad estinguere i mutui concessi con le banche. L'importo, al netto delle risorse già investite dal concessionario, ammonta a circa 8,25 milioni di euro. Contestualmente con la delibera si chiede di rilasciare una concessione in comodato per trent’anni alla Polisportiva Andrea Ciabocco. “Purtroppo – sostiene Barbara Ivaldi, del Comitato Salviamo il Parco della Madonnetta – una volta che sono saliti in Campidoglio i Cinque Stelle non hanno fatto più nulla. Il capogruppo Ferrara, ex Consigliere di Ostia, è sparito ed il nostro timore è che ci sia la volontà politica di non risolvere più la questione”.

IL RISCHIO - A differenza della Giunta Marino, la squadra di governo della Sindaca Raggi non ha previsto alcuna delega per i Punti Verde Qualità. Il risultato è che l’area verde non è più manutenuta in alcun modo e negli ultimi giorni è stata anche funestata da due consecutivi incendi. “Il tema dei Punti Verde Qualità deve essere affrontato con decisione ed a viso aperto" commenta Federico Siracusa, ex Consigliere municipale per anni in prima linea nel denunciare le conseguenze pagate dai territori per la malagestione dei PVQ .  "L'inerzia - aggiunge Siracusa -  favorisce soltanto il degrado  e gli appetiti di eventuali speculatori che potrebbero avere l'interesse a cementificare le aree verdi dei PVQ, al fine di 'riqualificare' le aree abbandonate”. Un' ipotesi che spaventa anche i residenti. Barbara Ivaldi: “A Settembre abbiamo partecipato ad una commissione congiunta. Siamo andati in cinquanta ed abbiamo sentito un dirigente dell’Urbanistica affermare che  la soluzione ai problemi dei PVQ è data dall’applicazione del Nuovo Piano Regolatore  e per il Parco della Madonnetta significherebbe la costruzione di 20.000 mq di edifici”.

Praticamente un nuovo quartiere.

Un’opzione che non raccoglie il sostegno dei residenti che, sabato 7 gennaio alle ore 16, si sono dati appuntamento fuori dai cancelli del parco. L'obiettivo della manifestazione, si legge sul sito del Comitato cittadino, è “dar voce alle nostre richieste per fermare questa follia e salvare il punto verde che è costato solo 11 milioni di euro e che è praticamente l'unico ad aver  rispettato le regole del bando".
 

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